domenica 30 novembre 2008

X PESARO


ALLA CITTA'

La conferenza stampa di ieri (leggi sotto rasegna articoli) ha confermato la consapevolezza dell’ importanza che la lista civica “Liberi x Pesaro” riveste nello scenario politico della città, ne ha riconfermato la coerenza che ne fa un punto di riferimento e ha accreditato come mai prima l’autorevolezza del suo candidato sindaco e del suo programma.

Erano presenti tanti cittadini, ma anche tanti esponenti di forze politiche, compresi quelli di governo, che pur senza fermarsi, hanno occhieggiato più volte il pubblico della sala rossa, pubblico attento, partecipe…e numeroso.

Il risultato più forte è il messaggio arrivato a tutti: noi abbiamo chiara in mente una strada da percorrere e abbiamo filo da tessere.
I fatti dunque ci dicono che dipende solo da noi imprimere alla nostra storia un’accelerazione determinante, ma è venuta l'ora dell'impegno concreto di tutti.

Di chi ha seguito da vicino il percorso della lista civica, di chi la riscopre nella sua attualità e di chi la scopre oggi come contenitore possibile e attendibile del suo desiderio di impegnarsi per la città.


Contattateci, lasciate pure qui i vostri messaggi, pubblicheremo solo eventuali commenti .

venerdì 21 novembre 2008

LUNGIMIRANZA ELETTORALE

Pesaro non è un paese per giovani

Negli anni ottanta un tragico incendio in un cinema di Torino determinò una nuova prassi per il rilascio delle licenze di pubblico esercizio indicando nel Comandante dei Vigili del Fuoco il primo e diretto responsabile dell'autorizzazione. Questa scelta ha determinato una situazione di immobilismo, per cui aprire un nuovo locale da ballo è quasi impossibile, mentre le vecchie autorizzazioni vanno avanti con proroghe e adeguamenti alle normative.

In alternativa un sindaco può decidere di concedere un' autorizzazione ad esempio per motivi culturali. E' quello che è successo a Pesaro, che ha visto così nascere una discoteca in posizione privilegiata su una spiaggia del lungomare, aperta nel periodo estivo quando anche in città c'è più offerta, e chiusa d'inverno quando veramente non ci sono tante possibilità di incontro per i giovani.
Un sogno impossibile per chiunque, che avrebbe dovuto essere realizzato in altre zone della città che sarebbero molto più adatte perché più isolate da residenze private e attività alberghiere.

A Pesaro ci si muove così, senza un criterio, senza progetto, per cui nell'area turistica di ponente, dove si trova la suddetta discoteca, si può suonare musica, mentre nell'area di levante no. In quel punto della spiaggia si può fare tutto: ballare, mangiare e stare sull'arenile, nel resto delle spiagge no.
Anche per i circoli culturali la politica del Comune ha due pesi e due misure, infatti quelli che facevano veramente e costantemente attività culturali, sono stati talmente osteggiati da essere indotti a chiudere, mentre quelli che si preoccupano unicamente di vendere birra a un prezzo più basso prosperano, hanno sedi nuove in comodato e lunga vita. Poi ci sono gli eventi, ben pochi in verità nel corso dell'anno ma sempre d'estate abbiamo addirittura due notti bianche, una del Comune e l'altra del Partito. Tutte queste contraddizioni, apparentemente senza senso, sono il frutto della totale mancanza di un “piano giovani” che si preoccupi dei nostri figli e quindi del futuro della nostra città. Non soltanto non esiste un progetto generale e organico che si occupi del divertimento dei giovani, ma nemmeno della crescita, della formazione, dell'informazione e delle opportunità di lavoro. Le scelte operate rispondono unicamente a una logica di improvvisazione totale che premia solo singoli soggetti prescelti. Quindi: niente spazi per suonare nella città di Rossini, niente luoghi pubblici per incontrarsi, esprimersi e crescere. Di conseguenza: nomadismo notturno nei weekend e pericolo sulle strade.
Ma se fino ad oggi non si è fatto niente per affrontare il problema ora finalmente l'Assessorato per la Sicurezza ha deciso di sponsorizzare un locale privato virtuoso che offre l'accompagnamento a casa a chi ha bevuto. Peccato che sia nel Comune di Fano!!

Italo Campagnoli

giovedì 13 novembre 2008

MIO DIO, COME SIAMO CADUTI IN BASSO!


Mio Dio, come siamo caduti in basso!

di Giampiero Donnini
Pubblicato da TYPE news

In base all'attuale legge elettorale, che nessun partito ha mai pensato di cambiare, sono entrati in Parlamento una serie impressionante di spostati.

Tutti funzionari di partito inadeguati al ruolo e senza alcun rapporto con la realtà, che hanno sostituito il tradizionale elettorato. Questa è gente che diventa deputato o senatore per grazia ricevuta dai segretari di partito, i quali come tutti gli uomini di potere di questo nostro scellerato Paese, amano soprattutto i lacchè e gli zerbini con poco cervello, senza accorgersi che gli uomini più servili spesso si trasformano nei più infidi.


Come anche i paracarri ormai hanno notato, la politica in Italia è defunta da tempo. Il problema di questo battaglione di politicanti senza patria e senza morale è solo la oro sopravvivenza, connaturata al dilagare di una partitocrazia senza partiti, di un ideologismo irresponsabile e senza ideologie.


Dalla fine della prima Repubblica va in scena soltanto una finta guerra fra due realtà inesistenti: la Politica e l'Antipolitica. I primo partito di destra , che ha adottato una definizione pescata dall'estrema sinistra, Popolo delle Libertà, è modellato su un tipo di organizzazione aziendale sconosciuta nel resto delle democrazie europee. E' infatti un partito che non fa congressi, che al suo interno no discute niente, che è appeso agli umori del suo presidente o duce. Il primo partito della sinistra, i DS, si è recentemente dissolto per dar vita al Partito Democratico e ancora non possiamo prevedere come andrà a finire. Di certo si sa che è composto da persone che sanno discutere di tutto e del contrario di tutto, senza riuscire a cavare un ragno dal buco.


Con due perni così fragili e due formazioni minori e minime, la politica e ormai ridotta a puro marketing elettorale. sei mesi di campagna per i teatri e in televisione, poi dopo ,le elezioni, ognuno andava per conto suo: il governo non governava l'opposizione non si opponeva, le segreterie non controllavano gli eletti. Tutto questo, come ben ricordiamo accadeva sino all'ultima legislatura.


E allora? In attesa di veder all'opera la legislatura attuale, la soluzione migliore per noi sarebbe stata quella di ricominciare con una generazione di trentenni, sia a destra che a sinistra. Ma siamo un paese di vecchi, ai quali il nuovo dà un senso di nausea. eppure la legge elettorale con lo sbarramento al 5 per cento e una riforma del bicameralismo avrebbero portato benefici effetti. semplici cose, come si può vede, pensate dal cittadino comune. Eppure esenziali per non riconsegnare il il destino di un governo e di un Paese ai Mastella e agli Storace di turno.

sabato 8 novembre 2008

AVANTI TUTTA !

Dal Resto del Carlino del 5.11.08
Il ritorno della Catalano «Sono sempre in campo»
«I Liberi rilanciano con programma e candidato»


E’ stata la prima a scendere in campo, Giuseppina Catalano, candidata a sindaco dei LiberiXPesaro, poi ha atteso l’evolversi della situazione nel Popolo delle Libertà, adesso, però, rilancia il suo essere sul tavolo delle trattative per un’alternativa al centrosinistra.
Dottoressa Catalano, lei si sente ancora candidata a sindaco?
«Ovviamente sì, soprattutto adesso che sono ormai superati tutti i rinvii chiesti da un anno a questa parte dal centrodestra per indicare il suo candidato sindaco, premessa indispensabile per attivare la scelta del candidato sindaco unico. L’ultima scadenza, legata alla costituzione del Pdl ha fatto registrare anch’essa una fumata nera...».
Però la Lega Nord ha messo sul tavolo un suo candidato, Dante Roscini...
«La Lega Nord ha iniziato un suo percorso , è verosimile che altri partiti o movimenti ne seguano l’esempio e stanno manifestandosi altri competitori per la battaglia per le prossime amministrative. Questa situazione porta a considerazioni oggettive ed a riflessioni sul possibile futuro».
Cioè?
«Oggettivamente bisogna prendere atto che l’alleanza per il cambiamento così come era stata presentata alla città un anno fa, da nove sigle tra partiti e movimenti, ha perduto la sua efficacia aggregante e propulsiva. Non bisogna nemmeno scandalizzarsi per questo, poiché si tratta di un travaglio che ha accompagnato e accompagna tuttora sia il Pd che il Pdl, protagonisti del bipolarismo politico, che, attanagliati dalla ricerca di un nuovo che non riescono a districare dal vecchio, e così lasciano sul terreno pezzi importanti del nuovo che proclamano di rappresentare».
Esempi?
«Il Pd, ade esempio, non è in grado di mantenere quella promessa così qualificante, rappresentata dalle primarie e nell’opposizione il progetto dell’alleanza per il cambiamento si è arenato».
Si ricomincia da capo?
«Ciò non vuol dire che sia stato abbandonato il progetto di cambiamento, ma che bisogna mettere in campo altre strategie. Strategie che tengano conto della necessità del Pdl di tenersi le mani libere ancora per qualche tempo, senza indicare nessun candidato, ma anche della necessità di altre componenti dell’opposizione di riprendere a parlare con la città e di far progredire percorsi già iniziati».
Ognuno per la sua strada?
«In realtà si tratta di strategie che lasciano ampia libertà di movimento a ciascuno, ma che, per non restare velleitarie ed autoreferenziali, devono tenere aperta sino all’ultimo momento la possibilità di un accordo politico e programmatico».
Con il Pdl?
«Con il PdL certamente, nel momento in cui avendo raggiunto la sua coesione interna sarà in grado di confrontarsi e di esercitare in pieno il suo ruolo. Ma senza pregiudiziali con chi abbia qualcosa di valido da proporre per cambiare».
Con Maurizio Sebastiani, dunque?
«Siamo disposti a parlare con lui».
E se rispuntasse fuori una candidatura del senatore Giuseppe Mascioni?

«Siamo disposti a confrontarci con lui...».
Non avete preclusioni, dunque?
«Nessuna preclusione ideologica, ovviamente. La lista civica “LiberiXPesaro”, riprende a parlare con la città attraverso il suo programma ed il suo candidato sindaco. Si fa traino della concretezza della competizione con la proposizione di quei contenuti programmatici che, giustamente, la città chiede per capire di cosa i vari schieramenti politici stanno realmente parlando. Il primo passo infatti, molto a breve, sarà quella di precisare in una conferenza i punti programmatici».
Si rilancia la candidatura, dunque?
«I “LiberiXPesaro” hanno deciso di riprendere in modo autonomo il proprio cammino forti di un programma e di una candidatura a sindaco. Ma restiamo aperti ad ogni confronto costruttivo, pronti a cogliere l’opportunità di un’alternativa ormai matura, che passa attraverso un vasto schieramento, coeso e capace di una forte intelligenza politica».