lunedì 31 ottobre 2011

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO

Liste Civiche Marche, e quindi anche Liberi x Pesaro, erano presenti sabato 29 ottobre a Cassinetta di Lugagnano alla nascita ufficiale del Forum "Salviamo il Paesaggio difendiamo il Territorio".

Il forum si propone di promuovere nei cittadini e negli amministratori la necessità di fermare il consumo del territorio per scopi che non siano quelli delle attività primarie. Quindi uno stop deciso per nuovi insediamenti sia residenziali che produttivi.

Presenti oltre 600 persone che a loro volta rappresentavano decine di migliaia di cittadini iscritti o simpatizzanti di centinaia di associazioni che hanno a cuore questo tema.
Promotori dell'iniziativa tra gli altri oltre al Sindaco di Cassinetta Domenico Finiguerra, primo Sindaco che ha tradotto questa idea di stop al consumo del territorio in atti concreti nel suo comune, l'associazione dei comuni virtuosi, la signora Crespi fondatrice del Fai, Carlo Petrini fondatore di Slow Food, rappresentanti di Italia Nostra, Lega Ambiente, amministratori e decine di associazioni compreso il forum per l'acqua pubblica.

Tema fondamentale della manifestazione oltre alla nascita ufficiale del Forum (sulla stregua di quello dell'acqua fondato alcuni anni orsono e che avuto tanto successo e diffusione tra i cittadini e le associazioni) è stato quello di come poter portare il problema a conoscenza di una più ampia fetta della popolazione e contemporaneamente avere degli strumenti legislativi.
E' stata individuata la forma di una proposta di legge popolare che abbia come scopo quello di bloccare l'uso del territorio per nuovi insediamenti che ad oggi non sembrano più necessari in quanto il costruito e/o l'autorizzato superano ampiamente qualsiasi necessità residenziale e produttiva.
E' stato deciso di formulare una proposta di legge molto più semplificata di quella proposta in bozza in modo che possa trovare la maggior adesione possibile quando si vada a proporla ai cittadini per la firma sulla presentazione.
La proposta di moratoria da fare a tutte le pubbliche amministrazioni in attesa della legge di cui prima è invece stata accantonata, mentre è stato deciso di attivarsi per conoscere ad oggi la situazione degli immobili non utilizzati e delle volumetrie autorizzate e ancora non costruite.

Un tavolo tecnico predisporrà la documentazione necessaria da inviare alle singole amministrazioni.
E' stato chiesto a tutte le associazioni presenti di farsi carico nei propri territori di queste raccolte di dati.
A questa giornata di lavoro tutti sono potuti intervenire e se togliamo qualche dissapore evidente fra Lega Ambiente e Italia Nostra, e fra Slow Food e associazioni di Agricoltori la giornata si è svolta nel rispetto di tutti.

Si è verificato con esperienze che l'idea dello stop al consumo di territorio non è più soltanto una proposta, in quanto in molti comuni si è concretizzata in atti formali e i conseguenti piani regolatori prevedono soltanto i riutilizzo di aree già edificate.
Una richiesta, questa, che noi Liste Civiche Marche, e quindi anche Liberi x Pesaro, porteremo avanti da subito nella amministrazioni locali in cui siamo presenti e che nelle prossime tornate elettorali chiederemo ai futuri candidati sindaci, qualora non siano essi stessi una nostra scelta, di inserire obbligatoriamente nei loro programmi.

Liberi x Pesaro

martedì 25 ottobre 2011

VENERDI' 28 OTTOBRE

Il problema del rigassificatore di Ancona “sbarca” anche a Pesaro e non è un caso che il dibattito sia organizzato della Lega Navale Italiana presso la loro sede al porto.


Infatti tra i tanti problemi sollevati ce ne sono almeno due che toccano particolarmente velisti e pescatori.
Il primo è rappresentato dall’attracco per le enormi navi rigassificatrici, larghe come 3 campi di calcio e alte come un palazzo di 12 piani, che dovrebbe essere realizzato a soli 16 km. dalla raffineria di Falconara e a 13 km. dal centro di Ancona. Con il traffico di certi mostri addio navigazione “sotto costa” per chi vuole veleggiare verso il Conero.

L’altro problema è rappresentato dal funzionamento stesso delle navi, le quali per portare a temperatura il metano liquido pompano milioni di litri d’acqua di mare ogni ora, aspirando l’ictio plancton e distruggendo così il futuro pescato. Inoltre la manutenzione dei condotti prevede uno sversamento continuo di ipoclorito di sodio che da il colpo di grazia alla flora e alla fauna ittica.

Proprio per questo motivo, grave danneggiamento dell’eco sistema marino, il tribunale di Rovigo ha indagato due dirigenti di Adriatic Lng che gestisce il rigassificatore di Porto Levante, entrato in funzione solo due anni fa e già responsabile di danni ambientali. Ma non c’è solo la paura di avere sulle nostre coste 15 km. di schiuma giallognola, i timori sono anche più grandi perché se mai il metano liquido dovesse venire a contatto con l’acqua produrrebbe una densa nube gassosa incendiaria che a contatto con una qualsiasi fiammella libera esploderebbe con la potenza di 55 bombe atomiche.

Catastrofi a parte c’è un evidente e serio problema di messa in sicurezza degli impianti tant’è che negli Stati Uniti i rigassificatori devono stare a 60 miglia dalla costa e in Nuova Zelanda a ben 200 miglia.

Il danno paesaggistico colpisce duramente il turismo regionale, con tutte le sua attività connesse e, non ultimo problema, comporta una svalutazione di tutti gli immobili in area balneare.

C’è poi un aspetto politico della questione che riguarda la maggioranza di centro sinistra che governa le Marche, la quale aveva messo in evidenza nel proprio programma elettorale il no deciso alla costruzione del rigassificatore ed ora invece con un cambiamento a 360 gradi non solo ha dato il via libera alle richieste dell’API ma addirittura ne diventa socia.

Questo comportamento ha portato Liste Civiche Marche, a cui aderisce Liberi x Pesaro, a dichiararsi pronta ad uscire dalla maggioranza e dar vita assieme Marche Rifiuti Zero e alla Associazione Consumatori al lancio di una petizione indirizzata al Presidente del Parlamento Europeo per invalidare la scelta del governo regionale.

La petizione chiede se la Regione Marche abbia rispettato con questa scelta i parametri indicati dalla D.A.M.A.C., iniziativa Italo - Croata per la "Difesa Ambientale del Mare Adriatico e Comunicazione", in base ai quali ha ricevuto sostanziosi finanziamenti, e denuncia il fatto che non sia stata sottoposta a V.A.S., Valutazione Ambientale Strategica, e se quindi non costituisca pericolo per l’ambiente, l’ecosistema marino, il territorio, la sicurezza e la salute dei cittadini.

Di tutto questo si discuterà con il pubblico venerdì 28 alle ore 21,00 presso la sede della Lega Navale Italiana in Strada tra i Due Porti, 20 a Pesaro.


L’ingegnere Petro Feliciotti farà una analisi tecnica del progetto e Adriano Mei illustrerà la petizione europea che nell’occasione sarà possibile firmare.


Liberix

mercoledì 19 ottobre 2011

PRESTO A PESARO

 IL 28 OTTOBRE VENERDI'
alle ore 21,00
INCONTRO DIBATTITO
sui rigassificatori nelle Marche
presso la sede della LEGA NAVALE - PORTO - Pesaro


UNA PARTITA ANCORA TUTTA DA GIOCARE



I partiti tendono ad archiviare la questione del rigassificatore di Ancona e Falconara come risolta, ma non è assolutamente così perché pende su questa scelta, la più scellerata dell’amministrazione regionale sia dal punto di vista ambientale che da quello politico, la decisione e il pronunciamento del Parlamento Europeo a cui si stanno appellando migliaia di cittadini marchigiani.
Di motivi ce ne potrebbero essere parecchi per invalidare questa scelta del centro sinistra marchigiano, dall’utilizzo improprio dei fondi europei in base agli accordi previsti dal DAMAC, al mancato rispetto delle convenzioni europee per la tutela dei diritti dei cittadini coinvolti, loro malgrado, da insediamenti impattanti e nocivi.

Per la nostra regione un pontile di 16 Km sul mare, che parte dalla già disastrata e inquinata Falconara per arrivare a 13 km di distanza dal centro di Ancona è un colpo mortale al paesaggio e di conseguenza al turismo.

Avrà una incidenza negativa su tutte le attività correlate al settore ma anche sul valore delle proprietà immobiliari dell’area.

L’attività all’ approdo delle mostruose navi rigassificatrici, alte come un palazzo di 12 piani e lunghe come tre campi di calcio, pompando milioni di litri d’acqua di mare ogni ora, spazza via l’ictio-plancton e sversa in mare ipoclorito di sodio danneggiando così anche l’attività ittica.

A questo va sommato l’alto rischio che si porta dietro, perchè se mai dovesse esploderne una, avrebbe una potenza pari a 55 bombe atomiche.

Le marche pagano già un altissimo prezzo ecologico alla nazione ospitando proprio gli impianti di raffinazione dell’API, ed oltre a questo gap sono anche autosufficienti nella produzione di energia secondo le quote previste dal PEAR.

Non si capisce quindi quale sia il motivo che ha Spinto Spacca e tutta la sua maggioranza, eccetto noi di Liste Civiche Marche, a rimangiarsi le promesse fatte in campagna elettorale contro i rigassificatori e contenute nel programma.
Il motivo forse è semplice: i nostri politici sono più sensibili alle richieste dei potenti, come la famiglia Brachetti Peretti padrona di API, che alle legittime richieste dei cittadini. Sono così sensibili da voler addirittura diventare soci dell’impresa.
In sostanza stanno obbligando i marchigiani ad auto danneggiarsi con le proprie mani e soprattutto con i propri soldi, visto che i fondi regionali sono dei cittadini e non certo dei partiti.

Per questo Liste Civiche Marche assieme a Marche Rifiuti Zero e Movimento Consumatori si è fatta promotrice di una petizione al Presidente del Parlamento Europeo, iniziativa che ha immediatamente riscosso un notevole consenso permettendoci di raccogliere più di mille adesioni sul web e altrettante firme sui moduli cartacei.

Parallelamente continuano le assemblee pubbliche in tutta la regione per informare i cittadini e per organizzare una manifestazione regionale.

Ogni cittadino può contattare Liste Civiche Marche per organizzare incontri informativi o firmare direttamente la petizione sul web all’indirizzo http://www.firmiamo.it/portiamo-il-caso-rigassificatori-al-parlamento-europeo, oppure scaricare il modulo dal sito di Liste Civiche Marche.

Liberi x Pesaro

martedì 11 ottobre 2011

PRONTO, PRESIDENTE?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.







Egregio Signor Presidente della Repubblica
e
Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Onorevole Giorgio Napolitano
Palazzo Quirinale – 00100 ROMA RM
presidenza.repubblica@quirinale.it

Signor Presidente,
con il dovuto rispetto per la Sua persona e per la Sua funzione sottopongo alla Sua attenzione le riflessioni seguenti.

L'informazione rappresenta i Suoi condivisibili appelli verbali a coesione/unità di noi italiani ed il
disinteresse del Presidente del Consiglio per la mia richiesta di referendum per l'abolizione della vigente legge elettorale.
La costituzione riserva alla Presidenza della Repubblica il dovere di non/promulgare leggi/norme.
Nonostante l'ostruzionismo delle Istituzioni che hanno il potere di farlo noi cittadini abbiamo
abrogato l'il/legittimo impedimento.
-
Nel 1992 politici decisero di far pagare con più tasse e minori/più costosi servizi i furti ai derubati.
In questi vent'anni maggioranze di sinidestra/desinistra hanno eseguito sostanzialmente identiche manovre recessive (riduzione consumi/investimenti, disoccupazione, sottoccupazione, cassa integrazione, ecc.) comprendenti svendite/privatizzazioni senza liberalizzazioni, con prevedibile riduzione del patrimonio/aumento del debito; contemporaneamente politici dediti solo a salvare se stessi hanno approvato inesorabili/ricorrenti leggi/leggine, colpi/colpetti di spugna, abbreviazioni di prescrizioni, ostruzioni alle magistrature penale/contabile. L'unico risultato consolidato è il ciclico
ripristino di risorse per il miglioramento del livello di vita di nuovi/vecchi politici, confermato nelle manovre in atto.

Pochi mesi fa con lo scudo fiscale rapidamente promulgato è stato fatto un regalo ad anonimi

traditori della Patria. A mio avviso la lotta all'evasione fiscale (intollerabile stortura dal punto di
vista economico, legale e morale) avrebbe beneficiato dei due periodi di un mese previsti per la promulgazione dagli artt. 73/74 della costituzione.

A mio avviso la promulgazione di leggi bavaglio, prescrizione breve, processo lungo, amnistia per salvare politici sarebbero atti istituzionali idonei di fatto a provocare la disgregazione di noi italiani, mentre l'Italia viene condotta in direzione del fallimento da chi antepone propri interessi personali al bene comune.

Le porgo deferenti ossequi.                                                     Pesaro, giovedì 6 ottobre 2011

Enrico Andreoni

Cittadino italiano