Una donna la nuova portavoce della lista civica LIBERIXPESARO,
Maria Chiara Ballerini, attiva all'interno del movimento civico fin dalla sua costituzione, ha dato il suo contributo nel campo della comunicazione e come ufficio stampa.
Oggi sostituisce Italo Campagnoli.
Maria Chiara Ballerini è nata nel 1972, ha una laurea in lettere e un master, ha lavorato per anni nel mondo del volontariato internazionale in diversi paesi dell'Africa e dell'America Latina e come docente di lingua italiana per stanieri.
Vive a Pesaro, dove si occupa di progetti di comunicazione in ambito sociale e svolge collaborazioni editoriali come giornalista free lance.
Maria Chiara è stata scelta all'unanimità dal direttivo dei Liberi
per la sua grande passione sociale e politica e per le sue doti di ottima comunicatrice.
Guiderà l'organizzazione fino alle prossime elezioni amministrative in collaborazione con il coordinatore politico.
martedì 27 marzo 2012
domenica 25 marzo 2012
VICESINDACO CATALANO CONTRO LA CHIUSURA DI MURAGLIA
Chiudere Muraglia sarebbe un errore. Efficiente e funzionante, Muraglia, così vicina a Fosso Sejore, potrebbe essere utilizzata come padiglione del nuovo ospedale, con utilizzo dei suoi spazi a scopo sanitario capace di alleggerire la nuova costruzione. Potrebbe continuare ad accogliere il Polo di Onco-ematologia e radioterapia, e potrebbe inoltre ospitare altre strutture come i servizi di farmacia e laboratorio.
La radiotrerapia, può continuare a funzionare benissimo con il solo rinnovamento tecnologico o giovarsi di un progetto di ospedale che attua ogni innovazione oggi disponibile. In ogni caso, la chiusura di Muraglia è una sterile esercitazione di ipotesi.
Ribadiamo che abbiamo tutti bisogno urgente di un ospedale nuovo, e per questo proporre ora soluzioni alternative a Fosso Sejore comporterebbe restare nell'immobilismo che paralizza da decenni le decisioni sull'ospedale. Invece di consumare solo su questo punto tutte le energie, noi cittadini dovremmo spenderle in sinergia per questione dove efficacemente possiamo intervenire, ovvero come concretamente verrà realizzato questo ospedale. Dovremmo fare muro compatto e premere affinché regione e stato diano finanziamenti adeguati, ed esigere di seguire ed essere informati su tutte le fasi di progettazione.
La radiotrerapia, può continuare a funzionare benissimo con il solo rinnovamento tecnologico o giovarsi di un progetto di ospedale che attua ogni innovazione oggi disponibile. In ogni caso, la chiusura di Muraglia è una sterile esercitazione di ipotesi.
Ribadiamo che abbiamo tutti bisogno urgente di un ospedale nuovo, e per questo proporre ora soluzioni alternative a Fosso Sejore comporterebbe restare nell'immobilismo che paralizza da decenni le decisioni sull'ospedale. Invece di consumare solo su questo punto tutte le energie, noi cittadini dovremmo spenderle in sinergia per questione dove efficacemente possiamo intervenire, ovvero come concretamente verrà realizzato questo ospedale. Dovremmo fare muro compatto e premere affinché regione e stato diano finanziamenti adeguati, ed esigere di seguire ed essere informati su tutte le fasi di progettazione.
giovedì 22 marzo 2012
APRIAMO UN PERCORSO DI CONOSCENZE E CONFRONTO SUL PROGETTO EDILIZIO DEL NUOVO OSPEDALE
La comunicazione del Sindaco Ceriscioli che, a una domanda specifica, ha risposto che anche l’ospedale di Muraglia sarebbe stato chiuso e trasferito nell’ospedale nuovo, ci ha inevitabilmente causato stupore.
Ciò che lascia stupiti è che riguardo il Polo di Onco-Ematologia e Radioterapia di Muraglia non si è mai sentito porre il problema di uno spostamento a breve, anzi se ne è sempre
e solo sentito parlare come di uno dei “fiori all’occhiello” dell’Azienda ospedaliera Marche nord, inserito in un progetto di rapida allocazione di nuove tecnologie, sia per quanto riguarda il potenziamento della Radioterapia sia per l’acquisizione della strumentazione necessaria al funzionamento della Medicina nucleare, come la PET.
Inoltre osserviamo che un tale annuncio, eventualmente, andava comunicato nelle sedi opportune come lo sono le riunioni delle commissioni consiliari che si stanno occupando di monitorare lo stato dell’integrazione e come lo sono le sedi politiche preposte, riunioni di maggioranza prima di tutto.
Questo episodio a nostro parere assume però rilevanza non tanto per quello che può passare per un annuncio uscito senza il necessario supporto di un contesto, ma suona, per chi è attento e sensibile al problema della salute, come un campanello di allarme che tutti dobbiamo ascoltare.
Considerato il dibattito attorno al nuovo ospedale che sta aprendo sempre più fronti che di tutto si occupano tranne che della profonda esigenza di disporre rapidamente di una struttura nuova, non vanno assolutamente lasciati aperti varchi al sospetto che l’ospedale nuovo e unico stia seguendo un percorso da cui i cittadini e coloro che lo rappresentano restano esclusi.
Chiediamo pertanto ai nostri amministratori e in particolare ai nostri rappresentanti in giunta e in consiglio comunale di promuovere la discussione nelle sedi appropriate intorno al percorso progettuale di realizzazione dell'ospedale nuovo.
Questo dei Liberi è dunque un appello a chi ha la responsabilità di prendere decisioni e anche di rendere praticabile quella partecipazione che dà ruolo e dignità ai cittadini.
Chiediamo che si cominci subito a creare occasioni di conoscenza e confronto sulle ipotesi di progetto del nuovo Ospedale, un confronto che coinvolga tutti, forze di maggioranza e di opposizione, in nome di quel bene superiore che è un ospedale, destinato a dare salute alla collettività per anni e anni a venire.
Pino Longobardi
Maria Chiara Ballerini
Ciò che lascia stupiti è che riguardo il Polo di Onco-Ematologia e Radioterapia di Muraglia non si è mai sentito porre il problema di uno spostamento a breve, anzi se ne è sempre
e solo sentito parlare come di uno dei “fiori all’occhiello” dell’Azienda ospedaliera Marche nord, inserito in un progetto di rapida allocazione di nuove tecnologie, sia per quanto riguarda il potenziamento della Radioterapia sia per l’acquisizione della strumentazione necessaria al funzionamento della Medicina nucleare, come la PET.
Inoltre osserviamo che un tale annuncio, eventualmente, andava comunicato nelle sedi opportune come lo sono le riunioni delle commissioni consiliari che si stanno occupando di monitorare lo stato dell’integrazione e come lo sono le sedi politiche preposte, riunioni di maggioranza prima di tutto.
Questo episodio a nostro parere assume però rilevanza non tanto per quello che può passare per un annuncio uscito senza il necessario supporto di un contesto, ma suona, per chi è attento e sensibile al problema della salute, come un campanello di allarme che tutti dobbiamo ascoltare.
Considerato il dibattito attorno al nuovo ospedale che sta aprendo sempre più fronti che di tutto si occupano tranne che della profonda esigenza di disporre rapidamente di una struttura nuova, non vanno assolutamente lasciati aperti varchi al sospetto che l’ospedale nuovo e unico stia seguendo un percorso da cui i cittadini e coloro che lo rappresentano restano esclusi.
Chiediamo pertanto ai nostri amministratori e in particolare ai nostri rappresentanti in giunta e in consiglio comunale di promuovere la discussione nelle sedi appropriate intorno al percorso progettuale di realizzazione dell'ospedale nuovo.
Questo dei Liberi è dunque un appello a chi ha la responsabilità di prendere decisioni e anche di rendere praticabile quella partecipazione che dà ruolo e dignità ai cittadini.
Chiediamo che si cominci subito a creare occasioni di conoscenza e confronto sulle ipotesi di progetto del nuovo Ospedale, un confronto che coinvolga tutti, forze di maggioranza e di opposizione, in nome di quel bene superiore che è un ospedale, destinato a dare salute alla collettività per anni e anni a venire.
Pino Longobardi
Maria Chiara Ballerini
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