mercoledì 19 gennaio 2011

INTERVENTI inUTILI

dal Resto del carlino del 19.01.'11







• INQUINAMENTO LONGOBARDI («LIBERI») SULLE MISURE DI BLOCCO DEL TRAFFICO

«Il Comune: tanta polvere per niente»

I NOSTRI amministratori paiono cadere dalle nuvole ogni qualvolta si parla di inquinamento, eppure sono sicuramente informati sulla qualià dell’aria che respiriamo, per questo dovrebbero usare una strategia funzionale alla riduzione delle polveri sottili e nano polveri. Con i divieti di circolazione imposti dalla Regione e prontamente praticati dal nostro Comune abbiamo assistito alla solita farsa. L’Unione Europea multa le Marche per le emissioni che sforano i limiti, la Regione Marche chiede ai Comuni di attivarsi e i Comuni cominciano col limitare il traffico ai mezzi più inquinanti, spendendo soldi per nuovi divieti. Peccato che quelle vecchie auto, ormai in dote solo ai più poveri e ad anziani che usano l’auto raramente, non rappresentano nemmeno l’8% del problema e se si volesse fare qualcosa di concreto per la salute sarebbe molto più efficace lavare le strade e magari vietare e ridurre le emissioni.

SI POTREBBE garantire un vero servizio di navetta con orari e frequenza che ne consentano l’uso, pensare alle centinaia di impiegati che lavorano in centro storico cercando per loro soluzioni che li portino a lasciare l’auto a casa. Si dovrebbe pensare a nuove scelte per il futuro, una viabiltà diversa e di meno impatto, credere nella possibilità di trasformare la statale in una strada cittadina. Si potrebbero fare tante cose se cominciassimo a pianificarle. Da anni ci impongono costosi controlli alle caldaie di casa, ma nessuno si preoccupa di cosa esce dalle ciminiere industriali, ci impongono marmitte sempre più costose sulle auto ma non si considerano le quantità diverse di emissioni, né si è affrontato il problema delle polveri sottili prodotte da pneumatici e freni che rappresentano oltre il 30%, in gran parte nano particelle più pericolose e dannose.

OGNUNO è pronto a scaricare la responsabilità all’altro e così dalla Comunità Europea, passando per il Parlamento fino al nostro Comune tutto procede verso la distruzione della salute e dell’ambiente. Non ci si pensa mai abbastanza ma tutti, indistintamente, ci stiamo avvelenando e particolarmente i nostri bambini. L’ambiente non è solo paesaggio da ammirare ma anche patrimonio da difendere. Per questo sta nascendo una nuova forma di lotta che colpisce il lato sensibile dei nostri amministratori: l’aspetto economico. I comitati di lotta marchigiani, coordinati dall’Acu Marche e da Marche per Rifiuti Zero, hanno aperto una vertenza legale verso la Regione e i sindaci, una «class action» che potrebbe rappresentare un modo drastico di imporre agli amministratori le richieste degli amministrati. Una forma di lotta che va sostenuta e diffusa.

Pino Longobardi, coordinatore «LiberixPesaro»

UN SIGNORE

da Facebook:

Giuseppina Catalano - 20 gennaio 2011 alle ore 0.47

R: Rispetto per la dignità delle donne. Presidente Berlusconi, liberi l’Italia da questo imbarazzo

Ascoltando la puntata di Ballarò ieri sera, mi si è ripresentato con evidenza davvero "mostruosa", un aspetto che non viene sufficientemente approfondito nemmeno da chi, come noi, ha la fortuna di provare ancora imbarazzo e ,diciamolo, autentico schifo,per queste vicende berlusconiane.

Ieri sera il direttore di Repubblica, tra altre argomentazioni, portava anche quello dell'offesa portata a tutte le donne.

Ebbene, la parlamentare presente (donna mi pare del PdL) ha esplicitamente detto di non sentirsi offesa in nessun modo.

Non credo che dobbiamo archiviare questa risposta nel capitolo della contrapposizione politica che farebbe negare o affermare qualunque cosa.

Penso che ci sia ben altro, sopratutto osservando le statistiche che non danno proprio, come ci si aspetterebbe da un paese civile o almeno civilizzato, un responso chiaramente negativo verso Berlusconi. A parte il modello che si basa su soldi, tanti e che magari sono tutti suoi, da elargire come gli pare e sul potere che questa larghezza d mezzi gli mette a disposizione, io temo che ci sia, determinante,anche l'atteggiamento culturale di un'intera classe sociale che gli si raccoglie attorno,isolandolo dal contesto generale e chiudendogli anche i pochi varchi di intelligenza che ancora potrebbero condurlo ad un comportamento meno "impazzito".

Ci sono arrivisti, donne e uomini che vogliono fare carriera e soldi facili, ma anche, credo, donne e uomini anche non stupidi, anche colti, che hanno abbassato l'asticella del loro senso morale, sino quasi ad annullarlo.

Una categoria di "snob" (cioè "sine nobilitate"), più facile ad allignare nelle grandi città, che ritiene i valori del pudore, dell'integrità fisica e morale (magari anche quella dei bimbi) superati e superabili in una cultura avanzata, superiore, come quella cui ritengono di appartenere.

Insomma tutte le caratteristiche delle civiltà decadenti, che però credo o almeno spero che non ricalchi l’intera verità del nostro tempo.

Cosa ci sia da fare, non so dire ora, ma suggerisco l’apertura di un dibattito che tenga conto di un aspetto che, sono convinta, è tutt’altro che ininfluente nella situazione tristemente vergognosa che ci tocca vivere.

lunedì 17 gennaio 2011

PM 10 per tutti!

Inquinamento? quale inquinamento?!

I nostri amministratori paiono cadere dalle nuvole ogni qualvolta si parla di inquinamento, eppure dovrebbero essere informati o quanto meno potrebbero ascoltare i cittadini che lo sono.

Con i recenti divieti di circolazione imposti dalla regione e prontamente praticati dal nostro comune abbiamo assistito alla solita farsa. L'Unione Europea multa le Marche se le emissioni non stanno dentro i limiti, la regione Marche chiede ai comuni di attivarsi e i comuni cominciano con il limitare il traffico ai  mezzi più inquinanti, spendendo prontamente soldi per applicare i nuovi divieti.

Peccato che quelle vecchie auto, ormai in dote solo ai più poveri, non rappresentino nemmeno l'8% del problema e che se si volesse fare qualcosa per la salute pubblica sarebbe molto più efficace lavare le strade (come si fa altrove) e magari vietare e ridurre le emissioni che coprono percentuali ben più alte del danno.

Del resto in questa Italia dove si è forti con i deboli e deboli con i forti, la politica si fa così.

Ma da oggi c'è una novità, una nuova forma di lotta che potrebbe cambiare molte cose. Leggete qui cosa stanno facendo i comitati di lotta marchigiani:

Organizzato dai Comitati Jesini Asse Sud, San Giuseppe, Tutela Salute Ambiente Vallesina e Viale della Vittoria si è tenuto mercoledi' 12 gennaio u.s. in Jesi, sala della II Circoscrizione, l'incontro “Inquinamento da PM10: chi sono i responsabili?” nel quale è stata presentata ed ufficialmente aperta la vertenza contro la regione Marche sulla questione PM 10.


La vertenza, promossa da ACU Marche e da Marche per Rifiuti Zero, si propone di raccogliere 500 adesioni, entro la fine di marzo 2011, per avviare una vertenza civile ed erariale contro i danni che sarebbero stati procurati dal Governo Regionale e dai Sindaci, sull'inquinamento da PM 10, polveri sottili.

Come i più ricorderanno, la Regione Marche, messa in stato di mora e sanzionata dalla Unione Europea per lo sforamento, rispetto alle normative vigenti delle PM 10, ha reagito promuovendo il blocco del traffico dei veicoli euro 0-1-2.

Tutto ciò non solo è punitivo nei confronti dei piu' poveri (pensionati, lavoratori e migranti) ma non sortirà effetti di rilievo per il contenimento dell'inquinamento atmosferico.

Ricordiamo che le PM10, ed ancora di piu' le nanoparticelle peraltro non rilevate, producono danni vistosi e permanenti alla salute degli esseri viventi colpendo soprattutto le vie respiratorie ed incidendo, nel periodo medio lungo, in maniera molto piu' grave con l'aumento vistoso delle patologie neo-plastiche.

Tutto ciò mentre la Regione Marche si guarda bene dal proclamare la moratoria per gli impianti inquinanti e nocivi. Se non fosse per la decisa opposizione dei cittadini e dei loro comitati, gli Uffici regionali avrebbero con ogni probabilità già dato l'ok definitivo ad impianti altamente pericolosi come l'inceneritore di Schieppe, quelli delle riconversioni ex-Sadam di Jesi e Fermo, i due rigassificatori di Portorecanati e di Falconara, per non parlare delle Turbogas, nonchè di tanti impianti di minore dimensione, ma non per questo meno deleteri.

Non è superfluo aggiungere che i "decisi" provvedimenti antismog varati recentemente dalla Giunta Regionale sono stati presi senza porsi un obiettivo reale, concreto e documentato di contenimento dell'inquinamento. Nessun dato è stato fornito, né i solerti " tecnici" dell'Arpam o delle ASUR hanno prodotto documentazioni degne di nota e di confronto a sostegno dei provvedimenti adottati.

Sosteneva lo scrittore statunitense Sinclair : " non perdere tempo a spiegare le tue ragioni a coloro il cui stipendio dipende dal fatto che non devono ascoltarti".

Ecco perchè abbiamo deciso di aprire la vertenza giuridica e legale, nella consapevolezza che la pur "titubante” magistratura marchigiana possa intervenire a tutela dei diritti dei cittadini.

E se questo non avvenisse, siamo pronti a ricorrere alla Corte Europea che ha già condannato amministratori pubblici di altri Paesi europei per avere disatteso le normative sulla tutela della salute dei cittadini ed, in particolare, sulle polveri sottili.

ACU e Marche  per Rifiuti Zero

venerdì 14 gennaio 2011

ADERISCI

Per una manifestazione regionale.                                                    
 Liste Civiche Marche accoglie con soddisfazione le recenti dichiarazioni del Presidente Spacca sulla volontà di affrontare la questione del taglio del vitalizio ai consiglieri regionali; ci siamo sempre considerati la “lista del Presidente” perché fiduciosi nella sua capacità di autonomia dai partiti anche se a distanza di un anno le difficoltà di sostenere questo ruolo si sentono tutte.


Inoltre anche i consiglieri Binci del Sel, Latini dell’API e D’Anna del PDL hanno dimostrato sensibilità al problema e a loro rivolgiamo l’invito ad unirsi alla manifestazione in programma per fine mese, perché ora è necessario passare dalle parole ai fatti.

Togliere il vitalizio è un obbligo morale e politico dei nostri amministratori e rappresentanti per dimostrare che anche loro sono pronti a fare dei sacrifici e non solo ad imporli ai cittadini.
Togliere il vitalizio è anche necessario se si vogliono far tornare i conti perché il risparmio reale non è cosa da poco dal momento che il vitalizio ad oggi costa ai cittadini marchigiani almeno 4 milioni di euro l'anno.

Il calcolo e' semplice.

I consiglieri in pensione sono al momento 123, ognuno ha versato mensilmente 1.500 € di contributi per 5 anni il che comporterebbe una pensione mensile di 400 € mentre, a partire dai 60 anni, ne incassano ben 1.800. La cifra mancante la copre il fondo regionale, cioè noi cittadini.

Per assicurarsi lo stesso trattamento, un normale lavoratore dovrebbe versare contributi per 35 anni, e negli ultimi 15 o 10 anni (a secondo della categoria di lavoro) avendo uno stipendio di circa 2.500 euro mensili.

Prendendo in esame una speranza di vita media di 80 anni, il vitalizio grava sulle spalle dei marchigiani per 450.000 € nell'arco dei 20 anni, questo solo nella migliore delle ipotesi, perché un consigliere che ha compiuto più di una legislatura prende una pensione di 4000 euro.

A questi vanno aggiunti gli oneri che deriveranno dai consiglieri in carica.

Va inoltre considerato che questo vitalizio è cumulabile, pertanto visto che molti ex consiglieri già godono di una pensione derivante dai precedenti incarichi amministrativi e buona parte di loro anche di quella da parlamentare, la questione assume aspetti veramente scandalosi.

Liste Civiche Marche in considerazione della grave crisi economica che sta attraversando il paese e le conseguenti ripercussioni sui bilanci della nostra regione, ritiene sia una follia continuare a sostenere tali costi a favore di pochi e a spese della collettività.

Per questo, nonostante i buoni propositi del nostro Presidente, procederemo all’organizzazione della manifestazione regionale, che si terrà entro questo mese e che continua a raccogliere quotidianamente adesioni.

Proprio oggi sono arrivate le due importanti adesioni delle associazioni Marche per Rifiuti Zero e ACU, che rappresentano un movimento di cittadini consapevoli, combattivi e organizzati su tutto il territorio regionale.

Insieme chiederemo non solo l’abolizione del vitalizio ma anche la riduzione del compenso mensile o delle tante indennità di cui godono i nostri consiglieri regionali.

Italo Campagnoli
Coordinatore regionale di Liste Civiche Marche

per informazioni e per aderire alla manifestazione vai al sito o alla pagina facebook di LISTE CIVICHE MARCHE