domenica 25 gennaio 2009

POLVERI

La poco candida innocenza delle polveri

E’ molto probabile che Sindaco e Asur stiano già provvedendo a puntualizzare le notizie di stampa intorno alla relazione che ha dato una svolta alla questione della nocività delle polveri del porto . In particolare mi aspetto che lo facciano i colleghi dell’ASUR che hanno prodotto la relazione che il Sindaco, secondo quanto viene riportato, ha interpretato come una assoluzione per le polveri e una autorizzazione a non prendere provvedimenti contro l’attività commerciale del porto .


La verità è che nessuno studio epidemiologico può dare certezze assolute e così nemmeno quello sulle polveri nostrane. Sarebbe stato un gran bene oltre che una forma di correttezza e trasparenza, far conoscere nei dettagli questa relazione almeno alla commissione consiliare che si occupa di salute, tanto più che il”committente” della indagine è stato il Sindaco.

A sanare questa mancanza provvederemo immediatamente con una mozione urgente per arrivare se necessario alla richiesta di un consiglio monotematico, ma alcune riflessioni bisogna farle subito, a botta calda.
Bisognerebbe conoscere lo studio intero per capire il metodo usato, ma lo studio sembra soffrire di punti deboli. Il più evidente è la brevità del periodo sottoposto a studio, poichè un agente dannoso, per determinare una malattia cronica, invalidante o addirittura mortale, ha bisogno anche di decenni per completare il processo patologico sino alla sua evidenza clinica e per essere messo con sufficiente certezza in un rapporto causa – effetto con la malattia stessa.


E’ stato poi scelto il dato dei ricoveri,mentre molte patologie respiratorie, specialmente non neoplastiche, vengono seguite a lungo in ambulatorio. C’è poi l’aspetto della qualità della vita. Lo stesso Dr. Fresina sostiene che gli abitanti hanno un impatto sulla loro qualità di vita. Per il rumore , per l’ inquinamento ambientale da autoveicoli , per gli orari forse continui anche in fascia di riposo. Tutti aspetti di estremo rilievo , ognuno dei quali deve costituire motivo di preoccupazione per chi ha il compito di procurare il benessere ai suoi concittadini, perché la tutela della salute va fatta principalmente con la prevenzione senza attendere che la malattia si consolidi, con tutti i costi umani e sanitari che conosciamo.

Accanto a queste osservazioni, si deve poi valutare l’inopportunità che il Comune abbia affidato l’indagine all’ASUR, considerati i loro rapporti istituzionali. Dando per scontata l’assoluta onestà delle intenzioni e delle opere di entrambe le istituzione, sarà nostra cura accertare se i dati raccolti sono stati affidati anche ad una agenzia esterna esperta del settore per essere da questa convalidati e trasformati in una indicazione non solo utile ma anche “sopra le parti”.

Giuseppina Catalano
Candidata Sindaco di Pesaro

Nessun commento: