venerdì 27 maggio 2011

LA SPAGNA E' VICINA

Molti scrivono del movimento esploso in Spagna come di un oggetto sconosciuto e dai contorni poco chiari.
Forse non hanno avuto voglia di documentarsi.
Ecco cosa chiedono i manifestanti:

Eliminazione dei privilegi della classe politica:

- Stretto controllo sull’assenteismo. Istituzioni di sanzioni specifiche per chi non onori le proprie funzioni pubbliche.
- Eliminazione dei privilegi nel pagamento delle tasse, nel conteggio dei contributi lavorativi e nel calcolo degli anni per ottenere la pensione. Equiparazione dello stipendio degli eletti al salario medio spagnolo con la sola aggiunta dei rimborsi indispensabili all’esercizio delle funzioni pubbliche.
- Eliminazione dell’immunità associata all’incarico. I delitti di corruzione non prescrivono.
- Pubblicazione obbligatoria del patrimonio di chiunque ricopra incarichi pubblici.
- Riduzione degli incarichi “a chiamata diretta”.


Contro la disoccupazione:
- Ridistribuzione del lavoro stimolando la riduzione della giornata lavorativa e la contrattazione fino ad abbattere la disoccupazione strutturale (sarebbe a dire raggiungere un tasso di disoccupazione inferiore al 5%) 
- In pensione ai 65 anni e nessun aumento dell’età pensionabile fino all’eliminazione della disoccupazione giovanile.
- Vantaggi per le imprese con meno del 10% di contratti a tempo.
- Sicurezza nel lavoro: divieto del licenziamento collettivi o per cause oggettive nelle grandi imprese che non siano in deficit, controlli fiscali alle grandi imprese per evitare il lavoro a tempo determinato quando invece potrebbero assumere a tempo indeterminato.
- Reintroduzione dell’aiuto di 426 euro a persona/mese per i disoccupati storici.


Diritto alla casa:
- Esproprio statale delle case costruite in forma massiva e che non siano state vendute: diventeranno case popolari.
- Aiuti per l’affitto ai giovani e a chiunque si incontri in condizioni di bassa disponibilità economica.
- Si permetta, in caso di impossibilità nel pagare l’ipoteca, la sola riconsegna della casa.


Servizi pubblici di qualità:
- Eliminazione delle spese inutili delle amministrazioni pubbliche e creazione di un organo indipendente di controllo dei bilanci e delle spese.
- Assunzione di tutto il personale sanitario in attesa di assunzione.
- Assunzione del personale in attesa nel settore dell’educazione per garantire un giusto rapporto alunni/insegnanti, e per assicurare i docenti per i gruppi di sdoppiamento delle classi e i docenti per i gruppi di appoggio (le classi con oltre 20 alunni devono essere sdoppiate)
- Riduzione delle tasse universitarie ed equiparazione dei prezzi dei master a quelli della normale carriera universitaria.
- Finanziamento pubblico alla ricerca per garantirne l’indipendenza
- Trasporto pubblico poco costoso, di qualità ed eco-sostenibile: reintroduzione dei treni che ora vengono eliminati per far spazio all’alta velocità ed quindi dei relativi prezzi originari. Riduzione dei prezzi degli abbonamenti al trasporto pubblico, riduzione del traffico su gomma all’interno dei centri urbani, costruzione di piste ciclabili.
- Servizi sociali locali: applicazione definitiva della Ley de Dependencia (assistenza alle persone dipendenti, per malattia o vecchiaia), istituzioni delle reti di assistenza locali e municipali e dei servizi locali di mediazione e tutela.


Controllo delle banche:
- Divieto di qualsiasi tipo di salvataggio o iniezione di capitale pubblico. Le banche in difficoltà dovranno fallire o essere nazionalizzate per tramutarsi in banche pubbliche sotto controllo sociale.
- Aumento della tassazione alle banche in forma proporzionale alla spesa sociale provocata a conseguenza della cattiva gestione finanziaria.
- Restituzione alle finanze pubbliche dei prestiti statali concessi nel tempo.
- Le banche spagnole non possono investire nei paradisi fiscali.
- Sanzioni nei casi di cattiva prassi bancaria e di speculazione.


Fisco:
- Aumento delle imposte sui grandi capitali e le entità bancarie.
- Eliminazione del Sicav (società d’investimento a capitale variabile)
- Reintroduzione della tassa sul patrimonio.
- Controllo reale ed effettivo sulle frodi fiscali e sulla fuga di patrimoni verso i paradisi fiscali.
- Proporre la “Tobin Tax” a livello internazionale.


Libertà civili e democrazia partecipativa:
- No al controllo di Internet. Abolizione della legge Sinde (che disciplina diversi aspetti del diritto d’autore in Rete e del peer to peer)
- Protezione della libertà d’informazione e del giornalismo d’investigazione.
- Istituzione di referendum obbligatori e vincolanti per questioni di grande importanza e che modificano le condizioni generali di vita dei cittadini.
- Istituzione di referendum obbligatori prima dell’introduzione e l’applicazione delle norme europee.
- Modifica della legge elettorale per garantire un sistema veramente rappresentativo e proporzionale e che non discrimini nessunn partito politico nè volontà popolare, una nuova legge elettorale che veda rappresentati anche i voti in bianco o quelli nulli.
- Indipendenza del Potere Giudiziario: riforma del Ministero della Giustizia per garantirne l’indipendenza, il Potere Esecutivo non potrà nominare membri del Tribunale Costituzionale o del Consiglio Generale del Potere Giuridico (il CSM italiano). 
- Presenza di meccanismi effettivi che garantiscano democrazia interna ai partiti politici.


Riduzione delle spese militari.


traduzione di Lucio Colavero ( www.luciocolavero.com) da Madrid


tratto da:
http://eco-ecoblog.blogspot.com/2011/05/il-manifesto-politico-di-democracia.html

altre info:
http://blip.tv/acampadabcn
http://www.democraciarealya.es/
http://www.flickr.com/groups/acampadabcn/pool/with/5751432681/

ANCHE A PESARO

Dal Resto del Carlino del 27.05 

Tra contratti capestro e truffe consumatori dentro un labirinto



Questa mattina in piazza esperti dell’Acu rispondono alle domande

AVETE dubbi su un finanziamento o sulla qualità di un prodotto? Volete difendervi dalle telefonate pubblicitarie o dalle vendite strane o sapere come comportarvi se vi cancellano un volo all’ultimo istante? Arriva questa mattina in piazza del Popolo e sarà a disposizione dei cittadini dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20. E’ il camper dell’Acu — Associazione consumatori utenti — che per il progetto «Check up dei diritti» metterà gratuitamente a disposizione di tutti gli interessati i pareri dei propri esperti. «La situazione è pesante — dice Pino Longobardi che dell’Acu è il responsabile provinciale — i tentativi di truffe e raggiri nei confronti dei cittadini sono molti e variano di tipologia di regione in regione, dalle nostre parti c’è soprattutto il rischio di proposte di contratti capestro. Pericoloso è anche il sistema di vendita porta a porta — prosegue Longobardi —, una volta mi sono infiltrato come venditore e mi sono ritrovato in una di quelle assemblee piene di “guerrieri” che vantano i loro successi. Il problema da affrontare — aggiunge — è che pur essendoci molte associazioni che operano a favore dei consumatori, spesso manca una informazione adeguata, la conoscenza dei propri diritti e a chi rivolgersi per farli valere».

L’ACU è appunto una di queste associazioni nazionali senza scopo di lucro che una volta all’anno si mette in viaggio per dare informazioni dettagliate e precise ai cittadini e ai consumatori. Anche il sindaco Luca Ceriscioli — comunica Longobardi — si è detto disposto a farsi intervistare oggi rispondendo a cinque domande e si è già detto favorevole all’apertura di uno sportello di difesa dei consumatori. «Di associazioni ce ne sono tante — commenta Longobardi —, forse anche troppe, io vedrei volentieri anche un lavoro svolto in comune visto che comuni sono anche le finalità di difesa dei cittadini». Acu è sorta nel 1984 in Lombardia e si sta allargando nel resto d’Italia. In provincia di Pesaro e Urbino il responsabile sarà appunto Pino Longobardi che ha già chiesto al Comune la disponibilità di una sede fissa. «Sono già fin d’ora a disposizione di chi pensa di aver bisogno di qualche consiglio e chiarimento, questo è il numero del mio cellulare: 347 2457639».

martedì 17 maggio 2011

ELEZIONI DI MAGGIO

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.

La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.

In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."


Elsa Morante

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini.

martedì 3 maggio 2011

PORTA L'ERBA ALL'ASSESSORE

APPELLO

Come cittadino sono stufo di farmi avvelenare.
guardate quaesta foto:

una bella erba verde, magari con tanti bei fiori, bruciata come ai tempi del Vietnam !

Se proprio non sopportano l'erba alta che la tagliassero; costa
uguale, non ci ammazza, fa lavorare la gente, lascia qualcosa anche per la api, e non buttiamo i soldi nelle tasche delle multinazionali dei veleni.

Lo scorso anno ho scritto articoli, comunicati, promosso mozioni e
interragazioni, tavoli con gli uffici competenti e quest'anno, come niente fosse, si ricomincia di nuovo.

C'è un assessore, pagato con i nostri soldi, che deve preoccuparsi
Ci sono comuni vicino a noi in romagna in zone dove le zanzare sono un problema più grande che da noi, che da anni promuovono campagne d'informazione e disinfestazione con prodotti GRATUITI E BIOLOGICI.


Cosa ci manca a noi pesaresi per fare lo stesso?

A
fare l'assessore non ti obbliga il dottore ma a farlo bene ti possono costringere i cittadini.

ALLORA RACCOGLIAMO TUTTA L'ERBA BRUCIATA
CHE VEDIAMO, E VEDREMO SEMPRE PIU', LUNGO LE NOSTRE STRADE E PORTIAMOLA ALL'ASSESSORE.

Chissà che non ne faccia un buon uso!


Italo Campagnoli