martedì 22 novembre 2011

DIVENTA TECNICO ANCHE TU


Diventa tecnico anche tu

Nell’ambito del ritrovato spirito di sobrietà e coesione nazionale lungamente auspicato dalle più alte cariche dello Stato e dalle maggiori autorità civili, militari, religiose, finalmente realizzato dal governissimo che fa benissimo, l’intero Paese è chiamato a uniformarsi al nuovo afflato che soffia dai palazzi della politica, evitando smagliature e conflittualità atte a guastare il clima unitario e a ripiombarci nella guerra civile permanente.

Stampa e propaganda. Se lo spread continua a salire o resta alto, si tratta senz’altro d’illusione ottica, dunque evitare di nominarlo. Se i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, nominano a presidente dell’Antitrust l’ex socio nonché avvocato difensore di Schifani, evitare espressioni conflittuali come “nepotismo”, “conflitto d’interessi”, “raccomandato”, anzi esaltare le virtù di insigne “giurista” e “costituzionalista” del nominato.

Cinema. Produttori, sceneggiatori e registi sono chiamati a ideare soggetti improntati alla coesione nazionale, affidandoli a scrittori patriottici, sempre tesi al bene comune e all’amore verso il prossimo contro ogni sterile contrapposizione politica: da Aldo Cazzullo a Pierluigi Battista, da Francesco Alberoni a Federico Moccia. Si auspicano vivamente: film istituzionali ispirati alla vita del giovane Napolitano, che già nella culla emetteva vagiti e balbettava moniti alle riforme condivise; biografie rigorosamente tecniche del giovane Monti che, nato in un alambicco della Bocconi e subito avvolto in fasce di sobrio loden verde, si trastullava col suo ombrellino british e la sua bombettina fumo di Londra; fiction bipartisan sul giovane Passera, partorito nel caveau di una banca e amorevolmente allevato da una nurse che gli spruzzava gocce di Malizia profumo d’Intesa. Molto richiesta anche la nuova Dinasty di grandi intese sui Letta’s, sceneggiata dagli autori di Topolino e Paperino, già esperti in famiglie che si tramandano di zio in nipote.

Sport. D’ora innanzi le competizioni sportive saranno finalizzate non a vincere, ma decoubertinianamente a partecipare, onde evitare inopportuni festeggiamenti dei vincitori sui vinti. Nel calcio, attaccanti e portieri s’incontreranno al limite dell’area per abbracciarsi affettuosamente, evitando traumatici gol che potrebbero indurre una tifoseria a esultare mortificando l’altra. Dalla classifica del Totocalcio verranno aboliti l’ 1 e il 2, per lasciare spazio alla sola X, cioè al pareggio bipartisan e coeso.

Welfare. Se la banca o l’impresa dove lavorate vi licenziano in tronco mettendovi sulla strada dall’oggi al domani, anziché abbandonarvi a reazioni impulsive e conflittuali tipo scioperi, proteste, manifestazioni di piazza, occupazioni e picchettaggi in palese controtendenza con la coesione nazionale, pensate positivo e ringraziate i padroni per il tempo libero che vi rimane per esercitare al meglio i vostri hobby.

Vita quotidiana. Anche l’uomo della strada dovrà collaborare alle grandi intese e al governo tecnico. Se, per esempio, un pirata della strada vi sperona o vi tampona, scendete dalla vostra auto e, anziché insultarlo o bestemmiargli contro, baciatelo a lungo e poi invitatelo a pranzo a casa vostra, per stringere subito amicizia in linea con il nuovo clima di coesione nazionale. Se, passeggiando, un borseggiatore vi strappa la borsa o il portafogli, evitate di gridare al ladro, anzi inseguitelo e, senza spaventarlo, domandategli da veri tecnici se gli serve altro. Se avete una gioielleria e la mattina, alzando la serranda, trovate un rapinatore che ve la sta svaligiando, anziché azionare l’allarme o peggio ancora metter mano alla pistola, fate anche voi i tecnici e suggeritegli amorevolmente la combinazione della cassaforte. Se, rincasando, trovate vostra moglie a letto col vostro migliore amico, contate fino a cento prima di reagire, e poi non fatelo; anzi siate tecnici fino in fondo e indicategli sottovoce il punto G della signora, affinché i due possano godere meglio, finalmente coesi.

Da Il Fatto Quotidiano del 21.11.2011- blog di Travaglio






martedì 8 novembre 2011

INCONTRO CIVICO NAZIONALE

Noi firmatari di questo invito abbiamo deciso di proporre un incontro aperto a tutti coloro che fanno parte di Liste civiche, di movimenti o di associazioni e che soffrono per come sta andando la società italiana, per la difficoltà nel trovare spazi istituzionali che permettano una partecipazione attiva, per non vedere le proprie idee rappresentate in modo coerente e operativo a livello politico. Siamo convinti che i tempi siano maturi per creare un coordinamento a rete che – come per i referendum di giugno – possa dare un grande contributo al cambiamento.

Non abbiamo, non vogliamo una ideologia che interpreti tutto. Vogliamo agire sulla base di ciò che constatiamo e che possiamo cambiare in meglio da subito. Riteniamo che occorra un grandissimo sforzo di tipo culturale per riportare gli italiani alla Politica con idee nuove e immediatamente utili per chi vuole impegnarsi nelle istituzioni.


In questo senso vogliamo cominciare a creare tanti “moltiplicatori” che tornino a casa con la voglia di contaminare i loro territori con nuove visioni, con la voglia di parlare e coinvolgere tutte quelle persone che sono escluse da internet e incluse (!) dalla sola TV.


Ci rivolgiamo quindi a persone e a gruppi formali e informali che vogliano entrare in rete nel rispetto delle differenze per darsi un linguaggio e una metodologia comune e per individuare obiettivi condivisi da perseguire insieme.

Non si vuole creare un movimento unico e verticistico, si vuol creare una rete tra soggetti simili per lavorare insieme e in modo da creare fiducia reciproca.

Parallelamente a questo processo vogliamo individuare con calma un metodo trasparente e democratico per poter definire, in caso di elezioni, delle liste elettorali con l'obiettivo di mandare in parlamento persone radicate nei territori, scelte dalla base e obbligate a risponderle e in grado di rappresentare nuove visioni, di cambiare la casta e di fare politica per il bene comune, senza gli odiosi privilegi di oggi.

Ti aspettiamo quindi all'incontro nazionale che avrà luogo a Marina di Massa l'11,12,13 novembre 2011.

Elenco alfabetico degli enti che co-promuovono questa iniziativa.

Amici di Beppe Grillo di Torino FB
http://www.facebook.com/profile.php?id=100002290910161#!/pages/Amici-di-Beppe-Grillo-Torino/155450014499609
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
http://www.cnms.it/

Ecologisti e civici http://www.ecologistiecivici.it/ Iniziativa per più democrazia / Initiative für mehr Demokratie
http://www.dirdemdi.org/

Movimenti civici
http://www.movimenticivici.it/
Movimenti civici Sicilia
http://www.movimenticivici.org/
Movimento 5 Stelle Vimercate
http://sites.google.com/site/vimercate5stelle/
Più democrazia Rovereto
http://www.cittadinirovereto.it/
Rete civica italiana
http://www.retecivicaitaliana.it/
Rete dei cittadini
http://www.retedeicittadini.it/

P.S. Le istruzioni logistiche, costi ecc. sono in fondo al presente testo.
Per motivi organizzativi chiediamo di iscriversi se possibile entro il 2 novembre

PROGRAMMA

....continua la lettura

lunedì 7 novembre 2011

NON FERMIAMOCI

La nostra iniziativa ha dato speranza a molti testimoni di giustizia che ci stanno contattando e ci raccontano la loro tragica situazione.


Uno scenario sconvolgente che noi stessi non conescevamo così a fondo.


Qui di seguito pubblchiamo l'appello disperato di Luigi Coppola e il racconto dei coniugi Candela.
Preghiamo tutti coloro che ci leggono di firmare e divulgare la petizione, che solo nei primi giorni ha raggiunto le 300 adesioni.

http://www.petizionionline.it/petizione/tutela-per-i-testimoni-di-giustizia/5444


Messaggio di Luigi Coppola:
SALVE SONO UN TESTIMONE DI GIUSTIZIA, CHE VIVE IN LOCALITA' DI ORIGINE (......) NON VOGLIO ANNOIARVI CON UN LUNGO ROMANZO, SI PERCHE' LA MIA STORIA PER SPIEGARLA CI VORREBBERO PAGINE E PAGINE, vi dico solo che alla data odierna non ho potuto far mangiare moglie e figlie, la mia unica speranza che mi resta e togliermi la vita .,,,,,,,,,,,,luigi coppola tel 339.....
N.B.: PER SINCERARVI BASTA ANDARE SU GOOGLE E DIGITARE luigi coppola testimone di giustizia


Messaggio dei coniugi Candela:
Carissimi amici, siamo Antonino Candela e la moglie Francesca, entrambi testimoni di giustizia (testimoni oculari). Siamo contenti della vostra iniziativa “Libertà e giustizia per i "testimoni" coraggiosi”. Firmiamo tutti la petizione! Grazie a voi tutti, perché fate una cosa data col cuore nel fare questa petizione. I Testimoni di Giustizia vivono una vita insolita, stramba, piena di disagi, piena ingiustizie soprattutto da parte del Ministero dell’Interno e del Governo. vivono dentro un limbo di vita che non è vita, sotto un Programma di Protezione che non garantisce una sicura Protezione. Vivono sempre nell’incertezza, nella paura. È agghiacciante pensarci ogni momento ................................................

giovedì 3 novembre 2011

FIRMA E DIFFONDI
























TUTELA PER I TESTIMONI DI GIUSTIZIA

firma su
http://www.petizionionline.it/petizione/tutela-per-i-testimoni-di-giustizia/5444  


e diffondi con tutti i mezzi la

PETIZIONE PER GARANTIRE LORO LAVORO E SICUREZZA

I “testimoni di giustizia” non sono “collaboratori di giustizia”, in quanto non hanno mai fatto parte di organizzazioni criminali ma hanno soltanto esercitato il loro diritto-dovere di testimoniare contro le attività criminali, e per questo hanno perso casa, lavoro e libertà di vivere una vita civile comune.


Oggi in Italia decine e decine di testimoni di giustizia sono abbandonati a se stessi, in attesa di avere dallo stato non solo la protezione che era stata loro garantita, ma persino un lavoro per poter vivere.
Buona parte dei 70 testimoni di giustizia italiani hanno manifestato a Palermo per chiedere il rispetto degli accordi presi. Come ha fatto con estremo coraggio Maria C., tornando a Crotone e digiunando per venti giorni sotto il solleone, finendo ricoverata in ospedale.

In Calabria le donne che si ribellano vengono massacrate senza pietà, come Maria Concetta Cacciola, testimone di giustizia “suicidata” il 22 agosto 2011; Tita Buccafusca, testimone di giustizia “suicidata” il 16 aprile2011. Ciascuna a distanza di quattro mesi, tutte con l’acido muriatico.

E ancora, la distruzione del corpo di Lea Garofalo, legata, imbavagliata, interrogata brutalmente, torturata, uccisa con un colpo di pistola alla nuca e sciolta nell’ acido.

E Angela Costantino, cognata di Barbara Corvi, “scomparsa” ormai da quasi due anni. Era giovanissima e incinta, ma il figlio che portava in grembo non era del marito, che si trovava in carcere a scontare una pena. La famiglia, per difendere l’onore del boss-marito, la fece strangolare e seppellire in un terreno mentre l’auto di lei finiva in mare, così da simulare un suicidio.

“Oggi e dopo tutti i precedenti mi chiedo ancora come ho potuto anche solo pensare che in Italia possa realmente esistere qualcosa di simile alla giustizia”. Queste parole sono di Lea Garofalo, scritte in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, inviata a vari giornali e pubblicata solamente dopo il suo assassinio.

Una giovane madre, disperata, allo stremo di tutte le proprie forze: così si definisce. Una donna che aveva trovato il coraggio di rompere i rapporti con la propria famiglia e di denunciare molte persone, ma che per la legge figurava come “collaboratrice di giustizia”, nonostante che di reati non ne avesse mai commessi. L’uso improprio del termine -utilizzato anche nei confronti di M. C. Cacciola e che si differenzia in maniera netta e sostanziale dal termine appropriato di “testimone”-era per lei assolutamente inaccettabile, le toglieva quella dignità in nome della quale aveva stravolto la propria vita e quella di sua figlia. In nome della dignità, di un’esistenza da vivere all’insegna della legalità.

La situazione dei testimoni di giustizia è stata affrontata più volte in parlamento e in particolare il sottosegretario Mantovano, che per conto del governo da anni sta sistematicamente smontando i programmi di protezione, nel 2008 ha respinto l’emendamento 12.04.400 all’art. 12 bis che chiedeva l’inserimento dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione.


La petizione chiede al Presidente Napolitano e a tutti i parlamentari che l’emendamento venga ridiscusso ed accettato.

Difendiamo i testimoni di giustizia, pretendiamo per loro la tutela da parte dello stato.

I primi firmatari della petizione sono Salvatore Borsellino, Elio Veltri, Doris Lo Moro deputata calabrese del PD, Angela Napoli deputata calabrese del FLI, Franco Laratta deputato del PD Componente Commissione Antimafia, Sonia Alfano euro parlamentare IDV, Giuseppe Lumia senatore del PD.

La mozione è stata promossa da Movimenti Civici, Movimento RadicalSocialista, Movimento Agende Rosse, Democrazia e Legalità.

mercoledì 2 novembre 2011

TRISTE REALTA'


Riceviamo da un nostro lettore e volentieri pubblichiamo, anche se è molto triste prendere atto di questa verità.

Non so se ci si rende conto: in regione PDL e PD perseguono la stessa sistematica opera di distruzione del patrimonio collettivo, uniti dagli affari ed in apparenza divisi sull’ideologia, che in realtà è una sola per tutti: fare soldi e distruggere quel poco che resta di integrità ambientale, fanno finta di essere avversari politici solo per catturare voti sia a destra che a sinistra, per poi andare unitissimi a leggi devastanti che avranno un effetto distruttivo…


TAV, Rigassificatore, smantellamento dei parchi e loro consegna nelle mani dei sindaci –pensate che gioia per il sindaco di Gabicce che così può fare colare il cemento su Vallugola, libere escavazione nei fiumi (dopo quel che è accaduto in Liguria e Toscana si dovrebbe invocare una politica radicalmente diversa, altro che velocizzare i fiumi scavandone gli alvei!!!), gasdotto squarcia Appennino….e poi liberi licenziamenti, liberalizzazioni e privatizzazioni di municipalizzate e servizi pubblici in genere, svendita delle spiagge, vendono persino la Foresta del Cansiglio, che è protetta dai tempi della Serenissima, età pensionabile progressivamente più alta fino a farci morire sul lavoro…

Vi state domandando a chi serve tutto questo?

Notate come le parole d’ordine siano le stesse per destra e sinistra (sono quelle del capitalismo selvaggio: privatizzare tutto e negare ogni tutela sociale, fare denaro con tutto e togliere i beni collettivi dalle mani della collettività), privatizzare i profitti e scaricare sulla collettività costi ed errori, come dimostrano le politiche europee che fanno pagare ai cittadini la “salvezza” delle banche, dopo che queste ci hanno condotto ad una finanza del tutto fuori controllo e che ha bruciato somme impressionanti – ma i dividendi quelli non li hanno condivisi con noi, noi serviamo solo a chiudere i loro buchi, e a farci portare via i beni se non paghiamo le rate dei mutui….

Rigassificatore e gasdotto e TAV e tutto il resto, sono lo stesso problema: c’è in atto una colossale azione di rapina e demolizione della democrazia.

L’Europa, nella quale avevamo riposto così tante speranze, è in mano alla finanza, oggi più che mai, e stiamo tornando al feudalesimo: pochi hanno tutto, tutti gli altri devono solo sorreggere questo sistema di privilegi.

Come si può sostenere che il privato avrà cura dei beni che nemmeno un ente pubblico come la regione intende tutelare? La panacea di tutti i mali, regalare il patrimonio collettivo ai privati, devastare il territorio con le grandi opere, come la TAV, come il gasdotto Brindisi Minerbio, ed eliminare le ultime forme di protezione del territorio che sono i parchi….