martedì 13 aprile 2010

VELENI DI CASA NOSTRA


Chiusa la campagna elettorale per le elezioni regionali torniamo ai nostri problemi quotidiani.


Anzi, ai nostri veleni quotidiani.

Alla richiesta inoltrata da LiberiXPesaro alla Provincia e al Comune di verificare se l'erogazione da parte dell' ANAS di diserbanti tossici sulle strade comunali e provinciali fosse consentita a norma di legge e con quali metodi, è seguita una pronta risposta dell’Assessore alle Opere Pubbliche e Difesa del Suolo, Massimo Galuzzi, che ha tempestivamente contattato e interrogato l’ANAS sull’argomento.

Consideriamo questo un ottimo segnale, che indica come la Provincia di Pesaro e Urbino abbia tenuto in seria considerazione una richiesta proveniente da una lista civica in qualità di rappresentante della società civile.

Pessima invece la risposta dell’ANAS; che risposta non è. La ditta sostiene infatti di utilizzare prodotti legali. Quello che non dichiara però, è che tipo di diserbante sia utilizzato, il suo principio attivo e la percentuale impiegata, il suo campo di impiego, le modalità con cui i prodotti vengono irrorati, chi siano materialmente gli operatori e quanto siano qualificati per un lavoro tanto delicato. Elementi che fanno la differenza per la salvaguardia dell’ambiente e della salute e che probabilmente non saranno mai esposti chiaramente ai cittadini.

Anche se i prodotti sono registrati dal Ministero della Sanità e quindi ammessi dalla legge, è diritto dei cittadini che siano rese note le schede tecniche di sicurezza dei prodotti e i loro campi di impiego.
Sono numerose le sostanze chimiche utilizzate in ambito urbano per la manutenzione ordinaria delle aree della città, numerose sono però anche le analisi che rilevano la persistenza dei loro residui.
Un esempio per tutti: i diserbanti usati per eliminare le erbe spontanee contengono come principio attivo il glifosate, responsabile di numerosi problemi di avvelenamento in Italia, come emerge da un rapporto del Sistema Nazionale di Sorveglianza dalle intossicazioni acute da Fitofarmaci. Il glifosate perdura infatti nei terreni per mesi e con le piogge arriva facilmente ad inquinare anche le acque di superficie. Inoltre, i diserbanti che hanno come principio attivo il glifosate non sono selettivi ma totali, quindi compromettono fortemente la biodiversità, non sono risolutivi e in ogni caso richiedono una conoscenza preventiva dei tipi di erbe infestanti che si vogliono eliminare e i trattamenti vanno effettuati da parte di personale assolutamente competente.
È doveroso da parte di una Amministrazione responsabile attuare da subito il principio di precauzione, che comprende la valutazione del rischio, la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia della biodiversità, per un risultato utile, economico e sostenibile.
Chiediamo pertanto che la Provincia interroghi nuovamente l’ANAS e ottenga risposte precise e specifiche sui punti sopraindicati. Chiediamo inoltre che la Provincia indaghi la possibilità di adottare altri modi di manutenzione del verde, non invasivi e rispettosi della salute collettiva e della biodiversità.
Liberi x Pesaro

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