mercoledì 21 luglio 2010

LUI TAGLIA, LEI TAGLIA, NOI PAGHIAMO

“Il verde è un patrimonio comune, è un valore fondamentale da tutelare per preservare e migliorare la vivibilità presente e futura della città e del suo territorio”.

Dal Regolamento del verde pubblico e privato del Comune di Pesaro.

LiberixPesaro crede che,mai come oggi, si sia aperta una vera e propria guerra agli alberi; scempi e abbattimenti ingiustificati ormai non si contano più, sembra che gli alberi in città siano diventati degli ospiti mal sopportati. I prossimi abbattimenti saranno in Piazzale Carducci e su Viale della Liberazione, ma noi chiediamo fortemente una maggiore responsabilità nella salvaguardia e nella tutela del verde pubblico.

Chiediamo una diversa considerazione degli alberi cittadini, chiediamo di ritenerli una risorsa e non un ostacolo da abbattere per dare più spazio a parcheggi, sottoservizi, asfaltature, ecc., chiediamo di sviluppare una politica del verde che sappia salvaguardare la qualità della vita e le esigenze di nuove costruzioni. Negli ultimi anni troppi sono stati gli abbattimenti di piante ad alto fusto, trasformando viali alberati e freschi in strade dall'aspetto sempre più insignificante; troppo spesso passeggiando per le nostre strade ci capita di vedere dei ceppi ai lati delle carreggiate, quasi fossero delle lapidi alla memoria degli alberi. E' questo che ci propone lo sviluppo della nostra città? Oppure dobbiamo cercare un modo diverso e più armonioso di crescere?

La cultura del verde presente nella nostra Pesaro va assolutamente rivista e radicalmente cambiata. Giustificare per motivi di sicurezza l'atteggiamento attuale di chi gestisce il verde è inaccettabile, nulla può giustificare un tale scempio sull'ambiente.
Il verde cittadino ha bisogno di una seria manutenzione e di una maggiore cura; fare lavori stradali adoperando una maggiore accortezza nella tutela degli alberi deve essere un obbligo e non una casualità. Troppo spesso a causa di lavori per la sistemazione di asfalti o di varie altre tipologie di lavori stradali si è messo a serio rischio la stabilità delle piante andando a rovinarne le radici o potature fatte in modo avventato su alberi a cui sono stati drasticamente tagliati rami e chiome.
Senza una potatura consapevole ed intelligente si arriva al risultato di dover abbattere le piante nel giro di pochi anni. L'attività di chi deve gestire il verde nella nostra città è spesso basata su erronee conoscenze che portano ad un risultato esattamente opposto a quello previsto. E' necessario un patto a tutela degli alberi in base al quale l'attività della Pubblica Amministrazione sia finalizzata a rispettare, a proteggere e a curare gli alberi affinchè possano esprimere al meglio e il più a lungo possibile la loro funzione. La conservazione delle alberature preesistenti deve diventare una assoluta priorità per i progettisti che dovranno sempre tenerne conto, cercando sempre tutte le alternative possibili; deve cessare immediatamente la dilagante politica che considera le alberature come oggetti e numeri (“tanto se si abbattono 100 alberi se ne ripiantano 200” ma oltre la metà di questi è destinata a morire per mancanza di manutenzione; la città è piena di giovani alberi secchi). Si deve contrastare fermamente la tendenza della Pubblica Amministrazione di abbattere alberi con il pretesto che le giovani piante sono più adatte e apportano maggiori benefici sia estetici che alla salute.
La tutela e la difesa degli alberi è un servizio che la Pubblica Amministrazione deve rendere ai cittadini in quanto bene inalienabile come l'acqua e la salute, e si tenga ben presente che il patrimonio arboreo appartiene ai cittadini e non alle istituzioni che hanno comunque il dovere di preservarlo. Oggi purtroppo la politica ambientale portata avanti dal Comune è basata più sull'apparire che sul mantenere; la mancanza di un controllo capillare sul territorio e la mancanza del piano del verde pubblico, ne hanno portato la gestione fuori controllo. Il Comune affidando il verde pubblico ad Aspes SpA, ha di fatto rinunciato al controllo e agli indirizzi, ma soprattutto ha rinunciato agli aspetti amministrativi come i pareri e le autorizzazioni per gli abbattimenti degli alberi, ha rinunciato all'applicazione di uno strumento normativo come il Regolamento del verde pubblico, che pone Aspes SpA in pieno conflitto di interesse perchè si trova di fatto ad essere il controllore ed il controllato.
Pino Longobardi
Coordinatore della lista civica Liberi x Pesaro

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