Liberi x Pesaro è sempre stata coerente con la propria scelta di impegno civico.
È nata e continua ad operare mettendo insieme persone di diverse appartenenze politiche, da quelle moderate alle più progressiste, tutte unite dal pragmatismo di chi intende difendere il bene comune. È per questo che alle ultime elezioni amministrative, quando il centro destra ha gettato alle ortiche la possibilità di una coalizione unita contro il centro sinistra soltanto perché il candidato unico sarebbe dovuto essere indiscutibilmente un uomo del PDL, la lista civica ha deciso di impegnarsi con chi invece è stato in grado di realizzare un vero cambiamento e lo ha concretamente dimostrato: all’epoca, il sindaco Ceriscioli, saltando la consueta prassi della trattativa politica tra partiti, ha proposto apertamente ai civici dell’opposizione di entrare al governo della città affinché potessero operare concretamente. Il “piatto di lenticchie” di cui parla il signor Bruschi nella sua lettera è stato davvero ricco, ma non per i Liberi x Pesaro che hanno pagato un caro prezzo elettorale e non hanno avuto nessun vantaggio personale, bensì per la città.
A un anno da quella scelta, il vicesindaco Giuseppina Catalano ha realizzato tanti progetti per la nostra città e tanto rilevanti che questa lettera non è certo sufficiente a contenerli. Basti citare la costante attenzione agli anziani, alla casa e alla famiglia, che ha portato, tra gli altri, a risultati quali l’apertura del punto di accesso per assistenza familiare domiciliare, la “carta bimbi”, il progetto Cives, frutto di una politica innovativa per la casa che al concetto dell’abitare associa l’inclusione sociale, la realizzazione particolarmente importate del sito “Pesaro 0914”, uno strumento di cui fino ad oggi nessun comune italiano si era dotato e che permette a qualsiasi cittadino di verificare costantemente e direttamente l’operato dell’amministrazione. Uno strumento di grande trasparenza e un risultato raggiunto dopo un solo anno di Liberi x Pesaro al governo cittadino, che basterebbe da solo a giustificare ed avvalorare la scelta di un anno fa.
Il Signor Bruschi parla di incoerenza dei Liberi tra parole e azioni, citando le nostre critiche al taglio degli alberi e il nostro presunto voto sui piani che determinerebbero quei tagli, facendo confusione ed inventandosi voti che in consiglio non ci sono mai stati. A parte il fatto che quella citata non è certo l’unica attività che noi Liberi portiamo avanti in modo coerente e costruttivo, come dimostrano la decisione relativa al casello, in cui i Liberi hanno svolto un ruolo propositivo e collaborativo fondamentale, e le costanti prese di posizione sui diserbanti e sul verde pubblico, per ricordarne solo alcune.
Noi siamo sempre più Liberi di criticare l’amministrazione quando non ne condividiamo le scelte, di votare secondo coscienza, di non dover accettare supinamente i voleri di un capo supremo. Questa è una libertà che il signor Bruschi forse non ha mai conosciuto e che sicuramente non può vivere in un partito come il suo, nel quale chi osa criticare il capo o i suoi “yesman” finisce davanti ai probiviri. Ma non erano gli stalinisti che usavano certi sistemi?
Pino Longobardi
Coordinatore della lista civica Liberi x Pesaro
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