giovedì 9 settembre 2010

PAROLE PAROLE PAROLE

UNIONI CIVILI E DISCRIMINAZIONE SESSUALE

Prima della pausa estiva la lista civica Pesaro a 5 Stelle presentò in Consiglio comunale una mozione per l’istituzione del registro comunale delle unioni civili, provocando un acceso dibattito sia all’interno del consiglio stesso che sulla stampa cittadina.

La maggioranza si impegnò allora ad approfondire il tema coinvolgendo tutti i soggetti interessati al fine di arrivare ad una delibera che possa dare una risposta adeguata al problema. I rappresentanti delle associazioni gay diedero subito la loro disponibilità ad incontrare gli amministratori e le associazioni che rappresentano la famiglia. Ora dobbiamo rispettare questo impegno preso con la città.

Ci sono tanti problemi e priorità da affrontare senza per questo dover buttarsi alle spalle questioni importanti e sul tavolo da tempo, come questa. L’ipotesi che si ventilò allora era quella di dare vita ad una serie di incontri cittadini che permettessero alle associazioni di conoscersi e confrontarsi, di verificare quale fossero le strade da percorrere per garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti e di consentire alla cittadinanza di capire fino in fondo di che cosa si stesse effettivamente parlando.

Molti confondono l’istituzione di un elenco delle unioni civili con la modifica dello stato civile, come se un comune potesse varare leggi che spettano allo stato, e su questo è bene fare chiarezza. Con l’istituzione di un elenco delle unioni civili non si autorizzano adozioni per coppie omosessuali ma semplicemente si riconoscono gli stessi benefici concessi alle copie coniugate a quelle formatesi su vincoli affettivi e coabitanti da almeno un anno. Per intenderci se il vostro coniuge può entrare ad assistervi in ospedale, a un compagno dello stesso sesso non è consentito, così come la successione ad un contratto di affitto in caso di decesso di uno dei due componenti la coppia o nel caso di benefici concessi alle copie dalle amministrazioni pubbliche.

Tutti aspetti che una società civile non può negare ai propri cittadini in base a distinzioni di sesso o di abitudini sessuali, perché questa si chiama discriminazione. L’amministrazione pesarese già nel marzo 2001 affermava di voler prevenire le discriminazioni di tipo sessuale e i adottare misure per porvi rimedio, adesso è ora di farlo. Liberi x Pesaro invita tutte le forze della maggioranza a rispettare l’agenda politica e gli impegni presi nei modi e nei tempi annunciati.

Italo Campagnoli
Portavoce della lista civica Liberi x Pesaro

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