Quando vediamo abbattere un albero maestoso, le aiuole passare da verde prato a rosso diserbante o spuntare dal nulla un nuovo palazzone che resterà probabilmente disabitato, ci rendiamo conto che nella nostra città la cultura e il rispetto del verde si stanno perdendo.
Li stiamo perdendo noi cittadini sempre più disattenti e rassegnati, li stanno perdendo i nostri amministratori pur vantando una tradizione all’avanguardia in questo campo.
Ma la difesa del proprio ambiente non è solo questione culturale e civica, è anche una parte fondamentale della tutela della salute di tutti e del patrimonio collettivo che lasceremo ai nostri figli.
La lista civica Liberi x Pesaro è da tempo impegnata sui temi ambientali per dar vita ad una rinnovata sensibilità, lo facciamo come movimento e come forza di governo, ma soprattutto lo facciamo fuori dalle etichette e dagli interessi di gruppo assieme ad altri.
Il più grande risultato ottenuto fino ad oggi è aver dato vita ad un tavolo a cui partecipano tutte le associazioni ambientaliste, che oltre alla sensibilità portano conoscenza e tanta esperienza, e un consistente gruppo di consiglieri comunali, non solo di maggioranza, che va man mano allargandosi.
La gestione del verde è già stata perfettamente disegnata anni fa, ora va solo applicata.
Nel maggio 2007 con delibera comunale viene approvato il Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato.
L’Amministrazione Comunale denomina, con una certa enfasi, “Pesaro Città Giardino” il progetto che esprime ”un nuovo modello di gestione efficace, efficiente e partecipato”.
Con il Regolamento viene adottato il Piano del Verde Urbano, costituito da una serie di elaborati che sono gli strumenti normativi che ne garantiscono l’applicazione.
Purtroppo fino ad oggi questi strumenti non sono mai stati adottati, trasformando il Regolamento in una vuota professione d’intenti e determinando un modo di procedere scoordinato e inefficace.
E’ infatti impossibile applicare il Regolamento senza avere realizzato:
il Censimento del Verde, che attraverso il monitoraggio fornisce un quadro completo della situazione; il Piano Generale di Programmazione che pianifica la spesa e gli interventi; il Programma degli Interventi che pianifica le modalità di attuazione degli interventi di estensione del verde pubblico; il Programma Generale delle Manutenzioni che dettaglia le modalità di esecuzione degli interventi; il Programma di Promozione che valorizza e promuove la cultura e il rispetto del verde presso i cittadini.
L’adozione da parte del Comune di questi strumenti è oggi la prima delle priorità, non più rinviabile e non più demandabile ad altri soggetti.
La scelta di esternalizzare il servizio del verde pubblico è difficilmente reversibile, ma ciò non significa che l’Amministrazione Pubblica debba rinunciare ai suoi compiti di controllo, gestione, programmazione e progettazione.
I soggetti a cui è stato demandato la gran parte del lavoro sono Aspes spa che si ritrova in palese conflitto d’interessi essendo controllore e controllato allo stesso tempo; Marche Multiservizi che in questo caso è un inutile doppione di Aspes spa; ed infine varie cooperative, sull’operato delle quali il Comune non esercita alcun controllo.
Solo attraverso una buona e oculata gestione diretta è possibile reperire nuove risorse e garantire risparmi.
Appare quindi evidente che la definizione del ruolo dell’Amministrazione è la seconda priorità, soprattutto in un momento come questo in cui la manovra economica voluta dal governo impone ai comuni inevitabili tagli anche in questo settore e il patto di stabilità limita l’uso di risorse interne.
La lista civica Liberi x Pesaro chiede:
1) Che sia realizzato completamente il Piano del Verde Urbano, adottando tutti gli strumenti indispensabili per l'applicazione del Regolamento, in primis il censimento del patrimonio verde del Comune.
2) Che le attività di controllo, progettazione, programmazione, e indirizzo rimangano competenza del Comune.
3) Che si affidino le gestioni del verde sponsorizzato direttamente ai privati, attraverso comodati d’uso gratuiti (legge 449/97 art. 43) che tolgono spese all’ente e consentono sgravi ed esenzioni agli sponsor.
4) Che si riattivi attraverso l’Ufficio Ambiente del Comune il coordinamento dei ”volontari del verde”, un tempo gestito dalle circoscrizioni, e si ripristini da subito il Comitato (o meglio Consulta) di gestione tecnica del verde urbano, che rappresenta i cittadini, le associazioni, il mondo accademico. Attività che nulla costano al Comune.
5) Che il Comune si faccia promotore di una campagna di sensibilizzazione per accrescere la cultura del verde a tutti i livelli, come previsto dal Piano.
6) Che chiunque gestisca il verde urbano (cooperative sociali, ditte private o aziende partecipate) istituisca corsi formativi professionali, che dal 1993 ad oggi non sono mai stati fatti perché ritenuti economicamente dispendiosi e poco utili.
Italo Campagnoli
Portavoce della lista civica Liberi x Pesaro
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