mercoledì 10 agosto 2011

L'UOMO DI ANCONA

SANITA': Uscire subito dall’equivoco

Per una forza politica come “Liberi x Pesaro”, nata da una strenua battaglia per un ospedale ad elevata specializzazione, leggere le parole dell’Assessore regionale alla sanità sulla stampa di questi giorni, suscita una preoccupazione fortissima.
Vengono toccati diversi aspetti dell’organizzazione sanitaria, ma in questa sede due sono quelli che ci sembra urgente chiarire.

Il primo aspetto, sul quale vogliamo solo tornare rapidamente, è quello del sito su cui deve sorgere il futuro ospedale unico.
L’Assessore, rispetto a quanto si legge ormai di frequente, sembra lasciare qualche margine alla possibilità che il sito non sia quello di Fossosejore.
E’ per noi l’occasione di ribadire ciò che abbiamo sostenuto più volte: Fossosejore è una ubicazione inaccettabile per le caratteristiche paesaggistiche e per tutto quello che si dovrebbe realizzare per renderlo accessibile; inoltre c’è già il sito di Muraglia, platealmente più adatto per costruirvi il nuovo Ospedale. Il sito è di proprietà pubblica, vi esiste già un pezzo di ospedale nuovo, particolarmente pesante come tecnologie ed è a pochissima distanza da Fossosejore.

Questo aspetto non deve certo giustificare una guerra santa tra due città, poiché la priorità è un ospedale nuovo e abbiamo già una storia troppo lunga di guerre sante per il sito che hanno distrutto tanti progetti. Tuttavia, finchè si è ancora a tempo, la nostra esortazione, la nostra forte speranza, è che prevalga la ragione e si facciano le scelte che essa indica così chiaramente.

L’altro aspetto è quello che riguarda ciò che deve andare a costituire il contenuto della nuova struttura ospedaliera.

L’Assessore, commentando il disagio espresso dai professionisti, parla di “confusione tra alte specialità ed eccellenze.”
Le prime riservate ad Ancona e le seconde da distribuire “sui territori, soprattutto nelle aziende ospedaliere”.
Alla lettera, l’assessore sembra inattaccabile perché quanto afferma è quanto troviamo scritto nel progetto di piano sanitario e che anche pochi giorni fa è stato ribadito dal Presidente Spacca.
Ma noi cittadini, noi tutti rappresentanti delle forze politiche che hanno ripetutamente sottoscritto documenti votati all’unanimità nelle sedi istituzionali, abbiamo sempre inteso e dato per scontato che ci venisse assicurato un ospedale ad elevata specializzazione.

Sennò di cosa abbiamo parlato per tanti anni?

Parlare di “eccellenza”quando si parla di sanità in generale e di ospedale in particolare, significa semplicemente definire uno standard normale e obbligatorio.
La sanità. a qualunque livello, non può essere agita in modo diverso dall’eccellenza, considerato che si tratta di preservare o ricostituire la salute e quindi la vita.
Quando dunque le forze politiche e la gente che rappresentano, parlano di eccellenza, intendono, hanno sempre inteso, le specialità elevate.
Questo abbiamo sempre chiesto e chiediamo e i responsabili della regione lo sanno benissimo.

Questo oggi, sembra venirci invece negato dalle parole dell’assessore che confermano la differenza tra i due termini, l’uno, doveroso e implicito, l’altro che compete solo ad Ancona.
Se è possibile ipotizzare da parte nostra una eccessiva e quindi colpevole fiducia riguardo il senso autentico dei termini che pur stavano chiaramente delineando il piano sanitario, è impensabile supporre che Presidente e Assessore regionale, abbiano “approfittato” della confusione tra “eccellenze e specializzazioni elevate” per fare altro da quanto promesso ripetutamente, nella sostanza.

E’ dunque urgente fare chiarezza.

Pesaro e anche Fano, ma il nostro territorio tutto, non vogliono una “eccellenza”, scontata e doverosa, ma un insieme di specialità che richiami la gente all’Ospedale Marche Nord, senza che debba più andare a cercarle altrove. Un altrove, tra l’altro, che non è mai stato e difficilmente potrà essere Ancona e che senza chiarezza, senza coraggio, senza investimenti, in sintesi senza cambiamenti veri di strategia sanitaria, continuerà ad alimentare l’emorragia economica e il fallimento sanitario della mobilità passiva.


Lista civica Liberi x Pesaro

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