mercoledì 7 ottobre 2009

AUTOSTRADA ?

La discussione sul secondo casello sta investendo la città registrando ogni giorno nuove posizioni.

I comitati sorti, ad esempio, esprimono interessi legittimi ma spesso viziati da una visione limitata che porta a perdere di vista anche gli aspetti positivi che un opera come il casello autostradale porta con se, non solo per l’intera collettività ma anche per l’area specifica.

Ci sono poi scelte legate a fini propagandistici sicuramente utili a far sognare ma che illudono i cittadini con soluzioni ormai impossibili come lo spostamento dell’autostrada, occasione persa decenni fa. Addirittura la propaganda si spinge a proporre un referendum che a parte far spendere ancora un po’ di soldi della collettività porterebbe ad un esito scontato ma non indicherebbe la soluzione: vorremmo tutti spostare l’autostrada se solo fosse possibile.

Infine si sono registrati anche utili approfondimenti, come siti ben documentati sui progetti e nati spontaneamente ad opera di gruppi di cittadini che vogliono discutere la questione senza pregiudizi.
Anche noi Liberi x Pesaro da tempo siamo impegnati nello studio e nella discussione di questo tema e vogliamo proporre alla giunta, al consiglio e a tutta la città le nostre riflessioni, pensando al futuro di Pesaro.

Pesaro è una città di oltre 96.000 abitanti, raccoglie il traffico di tutta la valle del Foglia e l’allargamento alla terza corsia dell’A14 è un sintomo chiaro dell’aumento della mobilità che dobbiamo prevedere per il futuro.
Pesaro ha una urbanizzazione sviluppata in direzione nord-sud su una direttrice di 7 km. con un carico di traffico sugli accessi verso il centro: da nord dovuti allo sviluppo residenziale, terziario e commerciale dell’area (palasport, multisala, casello, nuove residenze), da sud per gli spostamenti da e verso Fano che gravano interamente sulla statale.

Premesso questo vanno fatte alcune considerazioni generali sui vantaggi di un secondo casello:
- Diminuire l’inquinamento acustico e degli scarichi grazie a una maggior fluidità del traffico, alla velocità di scorrimento, alle barriere antirumore previste e alla raccolte delle acque di prima pioggia che ora gravano sul depuratore cittadino.
- Servire la zona sud della città, dove ci sarà anche il nuovo ospedale collegato con quello di Fano, migliorare il collegamento con la Montelabbatese.
- Dare il via ad opere accessorie necessarie per migliorare e raccordare la viabilità cittadina.

Il secondo casello è quindi necessario sia per risolvere gli annosi problemi di traffico verso sud sia per non perdere un’occasione che non si ripresenterà più.

La scelta su dove posizionare il secondo casello non può essere dettata da logiche miopi come quelle che hanno dato a Pesaro una interquartieri che per metà è a due corsie e che oggi paghiamo con intasamenti quotidiani che creano stress e un enorme aumento dell’inquinamento. Per questo è bene decidere con senso civico e lungimiranza. Delle due ipotesi quella di Santa Veneranda a noi pare la migliore perché è sicuramente meno impattante, con il casello appoggiato in pianura in un campo compreso tra autostrada e interquartieri, mentre quello di via Solferino prevede un svincolo sopraelevato visibile dal centro. Ha più senso rispetto al casello già esistente, che diversamente perderebbe il ruolo di “uscita verso nord” della città per la maggior parte degli abitanti, e congestionerebbe il traffico verso il centro della città. Collegherebbe in maniera efficace Pesaro con Fano, tragitto oggi difficile e molto praticato e dove esiste una struttura ospedaliera che deve collegarsi con Fano nell'ambito della nuova Azienda sanitaria Marche Nord. Eviterebbe un prevedibile aumento di traffico sulle piccole vie collinari che in tanti sceglierebbero per recarsi al nuovo casello previsto a Fenile. Libererebbe la statale adriatica aprendo la prospettiva di un uso turistico e cittadino del bellissimo tratto sul mare. “Incredibilmente” ma molto concretamente libererebbe anche Santa Veneranda dal traffico grazie alla “circonvallazione” prevista che aggira il quartiere e toglie il passaggio obbligato nella strettoia sotto lo storico arco.

Dobbiamo tutti ragionare da pesaresi, guardando allo sviluppo futuro della città e alle reali possibilità che abbiamo oggi.

Liberix

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