Da qui la nostra posizione sulla necessità del secondo casello autostradale e la proposta che sia ubicato a S.Veneranda. Una scelta che viene sostenuta e invocata anche da Fano città con la quale dobbiamo assolutamente rapportarci e con cui condividere i progetti per il futuro.
Per far questo bisogna prendere posizione, pronunciarsi, passare ai fatti, esercitare il proprio ruolo di governo e non rimettersi nelle mani degli elettori che già ci hanno delegato questo compito.
Con lo stesso approccio vanno affrontati tutti i problemi, come la gestione della Camera di Commercio e dell'ente Fiera. A suo tempo abbiamo analizzato e criticato la scelta di Domo 360 e oggi, passata l'enfasi dei dati gonfiati, i nodi vengono al pettine. Confindustria chiede di verificare i conti, dichiara infatti Claudio Pagliano, presidente del Consiglio del Gruppo Mobile e Legno,"ribadiamo la nostra richiesta di conoscere costi e ricavi della manifestazione. Lo pretendiamo in quanto membri del sistema camerale che mette i soldi nella società e che ha effettuato investimenti enormi negli anni passati."
Lo chiediamo e lo abbiamo chiesto anche noi, come gruppo politico espressione di un movimento cittadino nato per rinnovare la politica nella nostra città. Lo chiede anche Marco Zanotti, persona stimata, competente e super partes, lo chiedono tutti gli imprenditori, grandi e piccoli, che con il loro contributo tengono in vita la Camera di Commercio. Invece oggi assistiamo di nuovo alla "non - replica" del Presidente Drudi, che grande spazio ha sulla stampa locale, ma che oltre ad attaccare Confindustria non da un solo dato economico concreto. Ripetiamo: "I conti, signor Presidente, mostri i conti".
La gestione della Camera di Commercio è viziata dall'elezione dei suoi membri da parte delle associazioni di categoria le quali a loro volta vivono di accordi e contropartite. Cosa succederebbe se gli organi dirigenti fossero eletti direttamente dai contribuenti? Avremmo gli stessi politici a gestire il denaro pubblico? Abbiamo un grande bisogno di democrazia diretta, di liberarci di chi vive di rendita della propria poltrona.
Da questo punto di vista qualcosa di buono è successo nel nostro territorio: un giovane presidente della provincia ha cacciato dal proprio ufficio un "poltronista" accanito e invadente, per altro in quota allo stesso partito. Speriamo che altri seguano l'esempio e prendano coraggio.
Liberix
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