martedì 3 agosto 2010

ANCHE A PESARO

Riceviamo e volentieri (anche se notizie di questo tipo non vorremmo mai leggerne) pubblichiamo.

Il Movimento RadicalSocialista condanna con indignazione e fermezza la vile aggressione subita a Pesaro da due ragazzi gay, ed esprimendo la più piena solidarietà alle vittime di questo gesto brutale ed incivile, denuncia con forza il clima omofobico che esiste anche nella nostra città e provincia.

Un clima che andrebbe contrastato in primo luogo da un’amministrazione comunale che si proclama “democratica” e “progressista”, ma che invece sembra marciare in direzione esattamente opposta anche con atti recenti qualila censura filo-clericale ai danni del coro “Komos” ed il rigetto della mozione che mirava a introdurre anche a Pesaro il Registro delle Unioni di fatto.

Annunciamo infine la presenza di MRS alla conferenza stampa indetta da Arcigay Agorà per giovedì mattina.

Movimento RadicalSocialista

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SCUSATEMI SE INTERVENGO CON UN MINIMO DISSENSO, IL COMUNICATO MI VA BENE
TRANNE
LA PARTE DOVE SI FA RIFERIMENTO A RESPONSABILTA' POLITICHE,NON CREDO
ASSOLUTAMENTE CHE L'AGGRESSIONE SIA DA ACCOSTARE ALLA MANCATA VOTAZIONE
AL
COMUNE DI PESARO RIGUARDANTE IL REGISTRO CIVILE SULLE COPPIE DI FATTO. QUI
SI
TRATTA DI UN GESTO VIOLENTO DI OMOFOBIA,DOVE LA POLITICA DOVRA' SI DARE
UNA
RISPOSTA. MA IN PRIMIS RITENGO CHE LE FORZE DI POLIZIA DEBBANO STRONCARE
SUL
NASCERE QUESTI ATTI DI INCIVILTA' E RAZZISMO SOLO CON UNA REPRESSIONE
IMMEDIATA
ED UNA RISPOSTA POLITICA ADEGUATA POTREMMO FERMARE NELLA NOSTRA CITTA'
UN
PERICOLOSO INIZIO DI OMOFOBIA.
CERTAMENTE LA GIUNTA COMUNALE DI PESARO DOVRA' DARE UNA RISPOSTA POLITICA A QUESTA ASSURDA AGRESSIONE.LA NASCITA DI UN REGISTRO CIVILE X LE COPPIE DI FATTO (SIANO ESSE ETERO OPPURE OMOSESSUALI) E' RICONOSCERE A TUTTI I CITTADINI PARI DIRITTI. ED E' UN PICCOLO INIZIO X EVITARE UNA GHETTIZZAZIONE PERICOLOSA X CHI VIVE LA SUA SESSUALITA COME GAY O LESBICA
PINO LONGOBARDI (LXP)

Anonimo ha detto...

dal Resto del Carlino del 7.8.'10

«ACCUSARE il Comune di omofobia è offensivo ma anche paradossale. Basta dire che la sede dove si è svolta la conferenza stampa dell’Arcigay è stata concessa dal Comune». A dirlo è il vice sindaco Giuseppina Catalano, dopo le accuse di responsabilità rivolte all’amministrazione in particolare dal presidente nazionale Arcigay Paolo Patanè, durante la conferenza stampa dopo l’aggressione ai due ragazzi omosessuali. Il Comune di Pesaro «non è certo omofobo», precisa, «ma serio sì».
Poiché è stata in particolare criticata la bocciatura in consiglio comunale di una mozione sul registro delle coppie di fatto, la Catalano entra nel merito di tale mozione, che è stata ripresentata tale e quale dai Grillini. «La mozione cita le questioni legate alle coppie di fatto e a quelle omosessuali, ma apre — afferma — anche il fronte delicatissimo di problematiche legate a ciò che si intende per famiglia. Avendo la delega alla Famiglia, ho riflettuto a come comporre le differenze senza paralizzare ogni azione concreta a vantaggio della famiglia. Negli obiettivi di un Comune ci sono i diritti di tutti, comprese le coppie di fatto e gli omosessuali». Secondo il vice sindaco in sostanza la mozione era «impotente a sostenere il peso degli argomenti, essendo mancato il confronto».
CONFRONTO che però, promette, «comincerà a settembre, con tutte le associazioni coinvolte e le forze politiche; è l’impegno già assunto dalla maggioranza, con l’obiettivo di arrivare a un documento condiviso». Anche il Pd interviene sull’argomento, a margine della conferenza stampa di presentazione di Festa Pesaro, prendendosela in particolare con Davide Rossi: il vice presidente della Provincia aveva infatti dichiarto di voler istituire il registro per le unioni civili. «Perché non lo ha proposto prima, quando era assessore del Comune di Fano, allora?», chiede Daniele Vimini.

Anonimo ha detto...

da Il Messaggero del 9.8.'10

L'Arcigay prende atto con «soddisfazione delle recenti dichiarazioni del vicesindaco Catalano,
del consigliere Daniele Vimini, del vice presidente della provincia Davide Rossi e dei consiglieri
Biagiotti, Cipolletta e Tommasoli». Erano dichiarazioni di apertura, solidarietà e disponibilità a
portare in aula una mozione per l'istituzione di un registro per le coppie di fatto. Però il
presidente Mezzolani e il vice Perilli «nell'esprimere la nostra massima disponibilità alla
collaborazione, non possiamo sottrarci dal ricordare a tutti i rappresentanti delle istituzioni che
ogni loro comportamento, anche di tipo omissivo, contribuisce a lanciare messaggi sociali e
culturali di un tipo o di un altro. E non possiamo evitare di notare che tali aperture arrivano solo
dopo un fatto di cronaca così grave che ha scosso l'opinione pubblica. Proprio per lanciare
messaggi politici costruttivi, proponiamo alla Giunta pesarese e fanese di istituire un
osservatorio intercomunale sull'omofobia aperto a tutte le associazioni che si occupano di
questi temi. Accogliamo infine in pieno l'appello dei giovani consiglieri del Pdl affinché la Curia
esca dal roboante silenzio nel quale si è chiusa dalla vicenda del coro Komos e si esprima
chiaramente contro l'odioso episodio di violenza omofoba consumatosi a Pesaro: lo riteniamo
un atto doveroso». Anche Sel con Laura Ricciatti interviene: «E' ora dunque che il Pd pesarese
dica e faccia qualcosa di sinistra e che il sindaco di Fano - e tutta la giunta - ammettano di aver
sbagliato e ritornino sui propri passi».