Neanche la neve ha fermato le motoseghe di Aspes spa, 28 pini sono stati abbattuti in nome della sicurezza, è bastata un’indagine di stabilità commissionata ad un agronomo, mai resa pubblica, per dare il via al taglio. Ma, guarda caso, Aspes spa abbatte solo i pini che intralciano i lavori di rifacimento dei marciapiedi e dei sottoservizi, così come è già accaduto in viale Napoli, in viale Zanella, in via Mancini, in via Amendola, ora in viale Gorizia, come accadrà prossimamente in viale della Vittoria e, nel giro di pochi anni, in tutte le vie della zona mare dove andranno fatti gli stessi interventi. Il tutto in nome dell' incolumità dei cittadini e in via preventiva. Ma allora ci si chiede: perché Aspes spa non fa eseguire indagini di stabilità nei quartieri periferici, o nelle scuole, oppure nei parchi pubblici, dove le piante secche e pendenti non si contano più? Sia chiaro, nessuno è contro l’abbattimento di alberi pericolosi, e proprio per questo appare strana la scelta delle priorità: possibile che tutti i 28 pini fossero pericolosi e addirittura più numerosi di quelli che pendono pericolosamente sul traffico quotidiano di piazzale Matteotti?
L'articolo 9 della Costituzione Italiana tutela il paesaggio e quindi anche le alberate che ne sono parte integrante, la legge Regionale n. 7 del 13 marzo del 1985 art. 10 obbliga i Comuni ad instaurare la Consulta del Verde a protezione della conservazione della natura e ad esercitare la tutela, compito che non può assolutamente essere demandato ad Aspes spa. Eppure il Comune di Pesaro non solo demanda compiti che al Comune spettano per legge ad una S.p.a. la quale, per partecipata che sia, è pur sempre un soggetto privato, ma addirittura indirizza i tagli secondo convenienze legate ad altri interventi, come appunto i lavori di rifacimento dei marciapiedi.
La Consulta che dovrebbe aiutare a gestire questi interventi non è mai stata istituita, il piano del verde ed il censimento del verde non sono mai stati completati, e chi taglia gli alberi, ovvero Aspes spa, è il medesimo soggetto che autorizza il taglio stesso.
Di questo passo e con queste modalità, noi cittadini non abbiamo alcuna garanzia che venga preservato il verde pubblico, che è un bene di tutti, e nel giro di pochi anni rischiamo che dai viali alberati della zona mare sparisca il verde. Un colpo mortale al nostro paesaggio e al nostro ambiente.
Il problema del verde è politico, da mesi chiediamo, e non solo come lista civica Liberi x Pesaro, di far fronte a questa situazione, siamo stati rassicurati con diversi incontri -addirittura Aspes spa ha voluto incontrare tutte le associazioni ambientaliste-, ma il risultato è stato meno di niente, una sonora presa in giro e una finta disponibilità.
Liberi x Pesaro chiederà di discuterne in maggioranza, prima di passare a forme di lotta decise e visibili che impediscano nuovi tagli indiscriminati e ingiustificati.
Italo Campagnoli
Portavoce della lista civica Liberi x Pesaro