- Per ridare valore positivo alla politica;
- Per riaffermare la centralità del cittadino come soggetto dell’azione politica;
- Per ridare dignità e valore al voto di opinione, che gli attuali partiti hanno umiliato;
- Per dimostrare che fare politica in modo diverso è possibile, avendo come orizzonte un codice etico, dei principi e dei valori condivisi da rispettare.
CHI SIAMO
- Un gruppo di cittadini, di associazioni civiche e di liste civiche comunali che si sono già presentate alle elezioni amministrative del 2004 nel nostro territorio provinciale, totalmente autonomi ed indipendenti dai partiti.
A CHI CI RIVOLGIAMO
- A tutti i cittadini e ad altre liste civiche comunali che vogliono tentare di fare politica in maniera autonoma senza allearsi, ne tantomeno dipendere, dagli attuali partiti, né di centrodestra, né di centrosinistra.
COSA VOGLIAMO FARE E COME
- Vogliamo agire coinvolgendo i cittadini nelle scelte che li riguardano, stimolando al massimo la partecipazione alla vita politica;
- Vogliamo richiamare l’attuale classe politica ad utilizzare il massimo della trasparenza in qualsiasi atto amministrativo ed a rispettare la questione morale;
- Vogliamo dimostrare che si può fare politica in spirito di servizio, con l’alternanza degli incarichi, con l’obiettivo del bene comune.
- Vogliamo impegnarci nella difesa e valorizzazione dell’ambiente e del territorio (15 punti programmatici), per migliorare i servizi sociali ed i servizi per la salute dei cittadini (primi spunti nel settore socio-sanitario), per sostenere il lavoro, la formazione professionale e l’istruzione, per realizzare adeguate politiche giovanili, e per definire in modo più corretto i compiti dell’Ente Provincia evitando ridondanze e sovrapposizioni con altre Istituzioni.
Tutto ciò vogliamo farlo, presentandoci alle elezioni provinciali del 2009, in maniera autonoma e con un proprio candidato Presidente.
Il Comitato Promotore
rassegna stampa:
Resto del Carlino
il Messaggero
Corriere Adriatico
documenti:
3 commenti:
Ho letto oggi la notizia sul resto del carlino e sono contento della vostra scelta, se mi sarà possibile sarò ben felice di appoggiarvi. Tommaso
La Lista Civica Provinciale rappresnterà il terzo polo per la nostra provincia.
Ora è importante raccogliere l'adesione di tutte le forze che hanno deciso di rompere con il sistema partitico, e sono tante.
Comitati, Liste Civiche, Associazioni sono presenti i tutti comuni
Italo Campagnoli
riceviamo da Giuseppina Catalano
5° luglio 08
La presentazione alla città della Lista Civica Provinciale di Pesaro e Urbino (LCP), avvenuta sabato 28 giugno nella sala rossa in Comune, è stata l’occasione per comunicare alla città la nascita di un movimento che raccoglie persone singole e rappresentanti di liste civiche del territorio. Un nuovo soggetto politico che si propone di cambiare il governo a livello provinciale sulla base di un programma e con la scelta della indipendenza dai partiti.
E dà anche l’occasione per chiedersi se questa Lista civica provinciale avrà gambe per camminare. Ma la risposta a questa domanda dipende dalla risposta che ciascuno di noi può dare a un’altra, pregiudiziale , domanda : “esisto, io , come cittadino”?
Esisto come persona indignata per l’offesa reiterata al mio diritto di partecipazione, di fruizione totale del bene pubblico , di verifica e di controllo delle azioni amministrative?
Esisto come persona davvero determinata a riappropriarmi della decisione di cambiare attraverso l’uso del voto?
Se la risposta alla domanda è “sì”, allora quel sì è l’atomo che assieme a tanti altri atomi , colpiti dalla verità, ha già dato inizio a quella inarrestabile catena di eventi che si concluderà solo nelle urne, con il risultato deflagrante del cambiamento.
La lista civica, anche quella provinciale, non è un luogo dove poterci contare, è un modo di essere.
E’ l’opinione che noi ci siamo fatti di qualcosa, che ci portiamo dentro ogni momento della nostra giornata e che, se sufficientemente nutrita di responsabilità e coraggio e rifiuto del piccolo tornaconto ,alla fine è in grado di farci prendere la decisione che guarda e guadagna il futuro.
Se questa è la verità, lo sapremo solo in quel momento, quello del risultato elettorale , quando dieci, venti, trenta, quarantamila e più donne e uomini avranno espresso nel voto il loro essere “civico”, perché sono tali e possiedono la forza per smuovere la montagna.
Perché la montagna la smuove solo la somma delle singole coscienze che decidono di cambiare le cose e poi lo fanno davvero con il segno di una matita.
Giuseppina
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