Domenica 29 Giugno un editoriale sul RdC pesarese consigliava, con buona pace di tanti, di “ andare al mare” anziché continuare a discutere sulle strategie, ( ma dovremmo ormai dire tattiche) per le amministrative 2009.
Non capiva, il Dott. Nonni, “la fretta di alcune frange del centrodestra, compresa la Lega, di decidere tutto e subito” (sic!). Poiché a settembre tutto potrebbe cambiare con la “discesa in campo” della lista civica dell’ormai famoso candidato a sindaco Mascioni, evidentemente unico rimedio a 60 anni di “copione unico”, a cosa serve discutere ora in piena stasi estiva della politica, come ribadiva giorni fa anche Lionello Gabucci .
Godiamoci dunque la vacanza in tutta tranquillità, leggiamoci un buon quotidiano e aspettiamo la discesa in campo risolutiva; del resto abbiamo avuto un buon precedente.
Però Mascioni si chiama Giuseppe e non Silvio, e la stasi della politica non è così totale se si considera che il PD, come pubblicizzano gli stessi quotidiani, prosegue con assemblee di quartiere : cento incontri pubblici in tutti i circoli . Prima tappa “ Pantano parla con il Sindaco”, viabilità, lavori, qualità della vita, servizi pubblici.
Non dimentichiamo la Festa per Pesaro, sempre targata PD(S).
Allora è vero la vacanza estiva è di destra !
Pierpaolo Amadori
1 commento:
Penso che la politica debba coinvolgere la popolazione e tenere conto delle sue aspettative. A me piace incontrare le persone, ascoltare le loro opinioni, capire le loro esigenze, che quasi sempre coincidono con le mie.
Dopo le elezioni politiche che hanno sancito la pesante sconfitta del centro sinistra, molta gente ha individuato la causa della disfatta, nell'immobilismo del governo Prodi, determinato dalla necessità di accontentare tutte le componenti di una coalizione eterogenea e settaria, più propensa al braccio di ferro che al dialogo e al compromesso, talvolta indispensabile.
Da tempo sono assillato dal pensiero che anche a Pesaro, se l'alleanza per il cambiamento vincesse le prossime elezioni amministrative, possa verificarsi una situazione analoga, anche se per motivi sostanzialmente diversi. Una cattiva amministrazione o peggio, il fallimento politico, riconsegnerebbe la città al centro sinistra per altri sessanta anni. Questa mia preoccupazione aleggia anche tra gli elettori e purtroppo ho sentito qualcuno con responsabilità politiche importanti esternare in pubblico questa possibilità. Questo atteggiamento demagogico, sicuramente non giova all'immagine di chi si propone per amministrare il comune. I cittadini chiedono certezze, non promesse.
E' opportuno quindi seppellire l'ascia di guerra, abbassare i toni e predisporsi al confronto, al dialogo, alla convivenza e alla solidarietà, per essere pronti ad onorare quel mandato che auspichiamo di ricevere dai pesaresi.
Lo dicevano loro (la sinistra),"l'unione fa la forza". Se lo sono dimenticati, e hanno pagato pegno. Cerchiamo di fare tesoro degli errori altrui.
Prodi insegna.
Stefano Poderi
PS: Per correttezza, Vi informo che lo stesso testo, nell'intento di raggiungere il maggior numero di persone, è stato inoltrato ai seguenti blog: Circolo della Libertà "Pesaro", Liberi X Pesaro, POLITICA ED ALTRO.
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