martedì 15 settembre 2009

AVANTI O INDIETRO ?

E' di questi giorni l'annuncio che il Comune ha deciso di sospendere l'ampliamento della raccolta differenziata con il sistema porta a porta, preferendo il sistema di prossimità.

Questa inversione di modalità di raccolta differenziata, di fatto sconfessa il progetto del Comune di estendere la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città deliberato dalla Giunta Comunale nel 2005.

L' ex Assessore Gambini sulle pagine de Il Messaggero lanciava un dubbio su l'inceneritore o termovalorizzatore, e si chiedeva che fine faranno i soldi già stanziati per l'estendimento del porta a porta.
Inoltre la Provincia di Pesaro (e il Comune) stanno per ricevere una sanzione dalla comunità europea di 500.000 euro di ecomulta per non essere arrivati alla percentuale stabilita di raccolta differenziata nella provincia (oggi siamo al 25% in provincia).

Questa ecomulta la dovranno pagare i cittadini in bolletta. Inoltre se si arresta il progetto porta a porta, cosa penseranno quei cittadini virtuosi che da 5 anni si sono impegnati a farla ? E' giusto che loro fanno i sacrifici e il resto della città no?

Questo tema è molto importante, almeno come il secondo casello dell' autostrada, perchè colpisce tutti i cittadini e con queste decisioni si decide del nostro futuro ambientale.
Liberix

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è una delibera di Giunta approvata nella scorsa Legislatura nella quale era previsto un impegno di spesa per l'ampliamento della raccolta differenziata detta "porta a porta".

Sarebbe interessante sapere che fine hanno fatto quei soldi, considerato che il porta a porta non lo si estende più. Inoltre la delibera prevedeva l'estendimento del porta a porta in tutta la città, come sistema unico di raccolta differenziata.

Oggi per voce del Sindaco apprendiamo che il porta a porta viene accantonato, e viene utilizzato il sistema della "prossimità".

La differenza delle quantità di raccolta differenziata è con il porta a porta circa il 60/62%, con la prossimità 56/58% uno scarto di circa il 4% (dati di Marche Multiservizi a cui bisogna crederci) a vantaggio del porta a porta, ma il porta a porta ha costi di gestione molto più alti.

Il porta a porta ha il vantaggio di raggiungere da subito alte percentuali di raccolta differenziata, ma la qualità dei materiali raccolta è scadente, la prossimità ha tempi più lunghi ma il materiale raccolto è nettamente migliore, inoltre calano i costi.

Allora ci si chiede: se non si estende più la raccolta porta a porta nel resto della città tutti quei cittadini virtuosi che la stanno facendo, dove è prevista con enormi sacrifici, sono penalizzati, perchè?

E' giusto che solo in alcuni quartieri si faccia il porta a porta e nel resto della città si faccia la prossimità?

In questi giorni gli Ispettori Ambientali stanno consegnando delle informative sul rispetto degli orari e del corretto smaltimento delle varie frazioni, pena le SANZIONI, adesso che il Sindaco ha dichiarato che il porta non si fà più sono giustificate le sanzioni?

Voglio ricordare che tutti i cittadini hanno subito l'aumento della tariffa per sostenere il porta a porta del 7% nel biennio 2009/ 2010.

Può il Sindaco decidere da solo con l'amministatore delegato di Marche Multiservizi una scelta ambientale così importante che coinvolge tutta la città?

Inoltre è in arrivo l'ecomulta di 500.000 euro per il mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata in provincia, ad oggi è del 25%, e verrà di sicuro addebitata sulla bolletta di tutti i cittadini.

Quello che è mancato in tutti questi anni di politica ambientale sono stati i controlli da parte del Comune e sopratutto della Provincia organo preposto al controllo.

I contratti di servizio fra Comune e azienda, prima Aspes poi Marche Multiservizi, prevedono i controlli e il rispetto dei disciplinari d'esercizio.

Il Comune e l'azienda non hanno mai investito un soldo sul' educazione ambientale che spiegava ai cittadini il fine e l'importanza della raccolta differenziata e la giusta modalità di conferimento della stessa.

Non possono essere i cittadini a pagare il conto della inefficienza della Pubblica Amministrazione che ha la totale responsabilità. La parola d' ordine in una Amministrazione che funziona bene è Pianificazione, Programmazione, e ripristino della cultura del controllo. Gli errori della Politica non possono essere addebitati ai cittadini.

Anonimo ha detto...

Il "Porta a Porta" è certamente il metodo più “facile” per differenziare la nostra spazzatura, ma … in effetti c’è un … ma … il Comune di Pesaro ha da circa un anno avviato questo “metodo” anche nel Centro Storico … tra mille problemi e troppe difficoltà.

Si chiede al cittadino di “collaborare” attivamente (raccogliendo prima all’interno della propria abitazione) e giornalmente (in orari rigidi ed a volte molto scomodi) nel depositare in giorni prestabiliti l’umido, la plastica, la carta, il vetro, secco (invero indifferenziato) e le lattine … in breve una attiva collaborazione che il cittadino paga con un aumento (nel 2008) del 3% sulla TARSU (prevista anche per il 2009 e 2010).

Ci si chiede quindi: come può accadere che nonostante questa fattiva collaborazione la tassa sulla spazzatura invece di diminuire … aumenta (senza contare l’IVA che, in base ad una recente sentenza, dovrebbe non essere pagata)?

A questo bisogna aggiungere due elementi importantissimi:
1) il Centro Storico è in gran parte composto di appartamenti e mini-appartamenti (grazie ai permessi di frazionamento elargiti dal Comune) privi di "corte interna" (luogo dove eventualmente collocare i contenitori di raccolta differenziata), senza balconi e/o adeguati spazi areati ... per questo motivo la spazzatura resta – forza maggiore - in casa con una media di circa 3,5 giorni … igienicamente questo sistema non è certamente dei più corretti;
2) dalle ore 19:00 il Centro storico – che dovrebbe essere il “salotto buono” di Pesaro -diventa una "discarica a cielo aperto" con sacchetti alla mercé di “cani randagi” e di “teppistelli senza arte né parte”.

Più volte sollecitai ed invitai la allora Assessore Gloriana Gambini ad un incontro al fine di trovare insieme la soluzione migliore, che suggerivo essere quella delle “isole ecologiche chiuse” a disposizione dei cittadini della città vecchia e collocati in modo corretto e visivamente occultate in molti incroci del Centro Storico … ovviamente alle promesse seguì il silenzio più assoluto.

Il sistema di “Prossimità” (invero, non altro che le suggerite “isole ecologiche”) oggi proposte, dovrebbero prendere il posto – secondo me – per l’appunto del "Porta a Porta" nel “Centro Storico”, permettendo ai cittadini di disfarsi dell’immondizia - con metodo differenziato - tutti i giorni e senza vincolo di orario …

La “Raccolta Differenziata” è “cultura dell’ambiente” e tale deve essere – promuovendo fin dalla scuola elementare questa iniziativa e questo metodo – mi aspetto quindi un impegno da parte dell’attuale Amministrazione nel trovare adeguate aree (ben mimetizzate e con accesso dedicato) per avviare quanto prima la “Raccolta Differenziata di Prossimità” in idonee “Isole Verdi” a disposizione dei Cittadini del Centro Storico.

Se poi si vuole continuare con la raccolta “Porta a Porta”, la stessa potrà essere promossa in altri quartieri della città ove sono presenti all’interno e/o all’esterno delle abitazioni adeguati spazi per il deposito giornaliero della immondizia differenziata.

Raffaele Belviso

liberix ha detto...

il sindaco ha dichiarato che non intende rinunciare alla raccolta differenziata dei rifiuti, bensì vuole fare un altro periodo di prova in un altro quartiere campione per capire se la poca differenza che passa tra la raccolta "porta a porta" e quella di "prossimità" (4/5%) sia una strada per avere lo stesso risultato spendendo meno.

l'idea di fare un nuovo campione lo ha giustificato con la necessità di verificare se il risultato precedente può essere costante o da imputare a una particolare attenzione civica e ambientale di uno specifico quartiere.

infine non tutti i quartieri hanno le stesse caratteristiche, ad esempio nel centro storico è più difficile trovare spazio per le isole ecologiche.

queste le motivazioni di Ceriscioli.

una cosa non è però chiara, perchè l'eco multa la devono pagare tutti, anche chi ha fatto il proprio dovere?

domani sera (giovedì) alle 19,30 presso la sede della circoscrizione di villa fastiggi discuteremo di questo.
la riunione, come sempre, è aperta a tutti.

Liberix