martedì 22 settembre 2009

PORTA A PORTA?

Raccolta Differenziata

la raccolta differenziata a Pesaro nel 2004 il 22,5 %
nel 2005 il 24,1 %
nel 2006 il 30.4 %
nel 2007 il 38.4 %
nel 2008 il 45,4 %
nel 2009 dovrebbe essere oltre il 50%
Il decreto Ronchi prevedeva alla fine del 2003 una percentuale di raccolta differenziata al 35% a Pesaro, mentre la Provincia di Pesaro prevedeva per il nostro Comune il 37%.
Il nuovo decreto prevede che entro il 2012 la percentuale di raccolta differenziata sia in tutti i Comuni del 65%.

Teniamo conto che oggi la media dei comuni della Provincia gestiti da Marche Multiservizi ( compreso Pesaro ) è del 25%, e per questo la Provincia pagherà un ecomulta di 500.000 euro, che di sicuro saranno addebitati ai cittadini sulla bolletta (circa 50 euro ).
Dal 2006 ad oggi abbiamo subito un aumento della tariffa dei rifiuti a sostegno della raccolta differenziata di circa il 30% in più. In alcuni quartieri della città (Colombarone, Vismara, Santa Maria delle Fabbrecce, una Parte di Soria, una parte della Tombaccia, e il centro della città ( centro storico compreso ) la raccolta differenziata avviene con il metodo del porta a porta "spinto"

. PREMESSA : la caratteristica del sistema di raccolta differenziata porta a porta "spinta" è la tariffa a commisurazione puntuale. Integrando la raccolta domiciliare con un numero congruo di centri di raccolta differenziata per tutti i tipi di frazioni di rifiuti. La tariffa deve essere proporzionale all' effettiva produzione dei rifiuti, secondo il principio di "chi inquina paga", e valorizza i comportamenti virtuosi. Nella nostra città è successo il contrario, tutti virtuosi e non hanno inesorabilmente subito l' aumento costante negli anni della tariffa di smaltimento dei rifiuti.
La caratteristica principale del metodo detto porta a porta, è che meglio si adatta alla gestione della raccolta nei centri storici, e infatti la maggior parte di essi in Italia è gestita con questo sistema . Il motivo è molto semplice gli spazi e la viabilità nei centri storici, sono tali per cui il collocamento di qualsiasi tipo di contenitore determina una serie di conseguenze negative, quali l' impatto visivo, l' impatto olfattivo, la viabilità generale, e le problematiche legate ai rumori dovuti alle attività dei camion per lo svuotamento. Per coerenza va però detto che il medoto porta a porta funziona più facilmente in realtà di piccole dimensioni, o in quartieri periferici, dove abbondano condomini e case singole con spazi pertinenziali. Inoltre questo metodo "porta a porta" può creare delle difficoltà nei centri storici di pregio, con la presenza di vicoli e vicoletti privi di marciapiedi o spazi dedicabili.

Comunque venga organizzata la raccolta differenziata, richiede prima di tutto una puntuale informazione per orientare i comportamenti dei cittadini che possono così essere coinvolti direttamente. La raccolta differenziata e il recupero devono portare vantaggi per noi e al nostro ambiente, perchè riescano con successo è però indispensabile la partecipazione attiva e consapevole di ognuno di noi.

Cosa possiamo proporre noi ? Che si attivi da subito uno sportello front-office, dove gli utenti si recano per chiedere chiarimenti e spiegazioni inerenti a tutte le problematiche della raccolta differenziata ( telefonare al centralino dell' igene urbana di Marche Multiservizi 699400 per avere informazioni è quasi impossibile perchè sempre occupato, al centralino generale 6991spesso non sanno nulla o ti mettono in attesa di quello dell' igiene urbana, e quindi comunicare con l' azienda è veramente difficoltoso. Iniziare una costante campagna di informazione ed educazione ambientale a tutti i livelli, per arrivare a sviluppare la cultura della tutela ambientale e del corretto conferimento dei rifiuti, cultura difesa anche attraverso i sistemi di controllo. Creare attorno al centro storico (quadrilatero) delle isole ecologiche per dare la possibilità ai cittadini di potere conferire qualsiasi tipo di rifiuto, che per vari motivi non possono essere tenuti in casa. Rivedere le modalità degli orari di conferimento dei rifiuti, tenendo conto anche delle esigenze dei commercianti e delle attività commerciali. Il Comune si adoperi a presidiare il territorio interessato dal porta a porta specialmente nel centro storico mediante il lavaggio delle strade, le disinfestazioni, le derattizzazioni, e tutto quello che serve per garantire la profilassi del territorio, che oggi è inesistente e sopratutto non garantisce e tutela i suoi cittadini. (tutti sanno che la gestione dei rifiuti urbani, attraverso il porta a porta, e quindi l'abbandono dei sacchetti in strada attira topi e ratti, specialmente nei periodi dell'anno più freddi dove questi animali cercano il cibo per sfamarsi).
Siamo d'accordo di insistere con la raccolta di prossimità nei quartieri periferici della città.

AGGIUNGO un dato la percentuale di scarto nelle frazioni dei vari materiali raccolti dalla raccolta differenziata porta a porta oscilla dal 20% al 25% di impurità, mentre in altre realtà dei Comuni del Centro nord dove anno percentuali di raccolta differenziata superiori alla nostra sono dal 2% al 10%. Questo testimonia che da noi è totalmente mancata l'informazione e la giusta comunicazione ai cittadini, e che il rapporto diretto fra cittadini e Amministrazione è venuto meno. Qualsiasi iniziativa che la Pubblica Amministrazione vuole portare avanti senza il coinvolgimento fattivo dei cittadini è destinata a fallire.

Oggi in un dibattito pubblico in Comune Ippaso e Ragaglia del PDL , Quaresima della Rosa di Pesaro ed altri esponenti valutavano la possibilità di rinunciare alla raccolta differenziata porta a porta nel centro storico, e ritornare come prima alla raccolta indifferenziata sempre porta a porta . Questa proposta trova il consenso della stragrande maggioranza degli abitanti del centro storico, stanchi del porta a porta, e dei disagi che sta creando.

E’ una possibilità da esaminare, voi cosa ne pensate ?

Liberix 2

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto interessante questo articolo che vi invito a leggere:

http://www.corriere.it/economia/09_ottobre_13/focus-sprechi-servizi-pubblici_39456bec-b7d7-11de-9cba-00144f02aabc.shtml

Raffael