Tutti parlano di costi della politica e ognuno avanza la sua mini proposta, come il rappresentante dell’API Latini o la Giorgi dell’IDV, proposte parziali che altro non sono che una goccia nel mare. Alcuni partiti, come i potenti PD e PDL, addirittura tacciono e sperano così che tutto si risolva nel solito polverone. I politici se interpellati in prima persona non rispondono se non “nelle sedi appropriate”, come il costoso rappresentante dei verdi Carrabs. Ma tutti, senza distinzione di colore, difendono a denti stretti i propri privilegi perché per loro la politica è un mestiere speciale e come tale deve essere molto ben retribuito, molto meglio che qualsiasi altro mestiere.
Il problema è che a pagarli siamo noi cittadini.
Sono rimaste solo le Liste Civiche a portare avanti una battaglia vera e a tutto campo sui costi della politica a partire dai comuni e dalla campagna per l’abolizione dei vitalizi che i partiti invece difendono.
Dopo Civitanova è la volta di Fano, il terzo comune della regione per numero di abitanti, che grazie alla lista civica La Tua Fano, la lista del sindaco Aguzzi, ha approvato in consiglio una mozione per l’abolizione dei vitalizi, non solo per i consiglieri regionali ma anche per i nostri strapagati parlamentari.
Di fatto La Tua Fano dimostra che i civici sono una altra razza rispetto ai consiglieri dei partiti, non guardano gli schieramenti, non difendono privilegi di casta e soprattutto non mollano.
Lista Civiche Marche oltre ad esprimere la piena soddisfazione per il risultato di Fano, ribadisce che il periodo estivo sarà per noi la fase in cui continueremo la nostra campagna rivolta a tutti i consigli comunali marchigiani affinché facciano sentire la loro voce nei confronti del consiglio regionale, che dimostra non solo di essere sordo ma anche incapace di trovare una posizione condivisa.
Da settembre si aprirà la fase di mobilitazione, con manifestazioni locali e la già prevista manifestazione nazionale del Movimento Civico per lanciare la campagna nazionale contro i vitalizi, occasione per tutti i cittadini per vedere chi sta con chi e verificare che ancora una volta i civici non hanno colore se non quello del senso civico che tutti i cittadini, politici per primi, dovrebbero avere.
Il coordinamento regionale di Liste Civiche Marche
venerdì 24 giugno 2011
venerdì 17 giugno 2011
FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE!
Quando ero un giovane studente ad ogni sciopero si passava sotto la sede del Resto del Carlino e per un po’ ci si fermava lì a sbeffeggiarli con simpatici slogan tipo: “Carlino buffone servo del padrone!”.
Sono passati tanti anni e molti miei amici lavorano nella redazione pesarese, se ne è appena andato Nonni che ha saputo fare miracoli in questa città non facile per una testata come la sua; tutti professionisti che scrivono onestamente della città.
Mi viene da ridere se penso a loro a vedermi urlare davanti alla vetrina della redazione, ma se penso a quello che ha scritto il loro direttore nazionale, il giorno dopo della clamorosa vittoria referendaria, sento montare dentro una rabbia antica rinnovata dalla beffa di un potere che si sente impunito e che gioca sporco come sempre.
Non è più accettabile che uno come Pierluigi Visci faccia disinformazione dalle pagine del suo giornale, tutte le opinioni hanno diritto di essere espresse ma non sostenute dalle bugie.
Qui di seguito trovate la (brevissima) lettera che spiega perché, e naturalmente visto che il direttore non l’ha pubblicata, allora per fargli capire che aria tira l’ho diffusa sul web e in meno di 12 ore ho ricevuto decine di adesioni.
Chiedo anche a voi: FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE
scrivete a: redazione.centrale@ilcarlino.net
Compro il vostro quotidiano, lo pago, quindi pretendo di essere informato. Il vostro/nostro giornalista Pierluigi Vigni risponde dalle vostre/nostre pagine a un lettore sul nucleare affermando che avendo centrali nucleari vicine ai confini italiani, il voto al refrendum è una "vittoria di Pirro"; titolo evidenziato nella pagina.
Lo sa Vigni che a 100 km di distanza i danni di un incidente nucleare sono un milione di volte inferiori di quelli attrono alla centrale? Sa inoltre che non abbiamo centrali nucleari a meno di 100 km dai nostri confini?
Se non lo sa farebbe bene a documentarsi e voi a controllare quello che pubblicate, perchè da oggi possiamo anche smettere di leggervi e trovare fonti più approfondite, serie e professionali sul web, e naturalmente nel caso cestinaste questa mia precisazione anche più democratiche.
Cordiali saluti
Italo Campagnoli - Pesaro
Una bellissima lettera ricevuta oggi:
"Gentile Direttore,
le scriviamo in merito alla risposta data al lettore di Ancona, Giuliano Milani, su il Resto del Carlino di giovedì 16 giugno.
Non contestiamole sue opinioni personali in merito alla gestione della tematica nucleare, ma siamo profondamente rammaricati dal fatto che un giornale non abbia colto l'occasione per informare correttamente i suoi lettori.
Pertanto ci sentiamo il dovere di dare ai suoi lettori tre dati.
La centrale nucleare più vicina a noi si trova a Tricastin, in Francia, a 180 km dal confine italiano.
Il secondo dato è scientifico: l'intensità delle radiazioni diminuisce con il cubo della distanza dalla fonte che le emette. Questo significa che, in caso di incidente alla centrale di Tricastin, al confine italiano, la concentrazione di radiazioni sarebbe 5832000 volte inferiore. Del resto, Chernobyl insegna: se nel raggio di 30 km dalla centrale non c'è più vita, lo stesso non si può dire di tutta l'Ucraina, dove pure la frequenza di determinate patologie è molto alta rispetto alla media, ma tale frequenza, per l'appunto, dimuisce con l'aumentare della distanza dalla centrale incidentata nel 1986.
Infine, ha dimenticato di fornire ai suoi lettori un ultimo dato: le centrali nucleari emettono normalmente radiazioni, anche quando sono perfettamente funzionanti, tant'è che nei pressi delle centrali nucleari in Germania i tumori solidi in queste zone sono superiori del 60 per cento e le leucemie infantili del 120 per cento rispetto alla media tedesca.
Anche noi auspichiamo ad una politica antinuclearista in tutta Europa, e non solo, ma la vittoria ai referendum non è certo una vittoria di Pirro.
I soldi investiti che dovevano essere investiti nelle inutili e dannose centrali nucleari, gli italiani vogliono che siano investiti in modo più intelligente, all'insegna dell'efficienza energetica e delle energie da fonti rinnovabili.
Così come Chernobyl e Fukushima sono state una lezione per tutto il mondo, per una volta gli italiani potranno essere d'esempio per gli altri Paesi."
Sono passati tanti anni e molti miei amici lavorano nella redazione pesarese, se ne è appena andato Nonni che ha saputo fare miracoli in questa città non facile per una testata come la sua; tutti professionisti che scrivono onestamente della città.
Mi viene da ridere se penso a loro a vedermi urlare davanti alla vetrina della redazione, ma se penso a quello che ha scritto il loro direttore nazionale, il giorno dopo della clamorosa vittoria referendaria, sento montare dentro una rabbia antica rinnovata dalla beffa di un potere che si sente impunito e che gioca sporco come sempre.
Non è più accettabile che uno come Pierluigi Visci faccia disinformazione dalle pagine del suo giornale, tutte le opinioni hanno diritto di essere espresse ma non sostenute dalle bugie.
Qui di seguito trovate la (brevissima) lettera che spiega perché, e naturalmente visto che il direttore non l’ha pubblicata, allora per fargli capire che aria tira l’ho diffusa sul web e in meno di 12 ore ho ricevuto decine di adesioni.
Chiedo anche a voi: FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE
scrivete a: redazione.centrale@ilcarlino.net
Compro il vostro quotidiano, lo pago, quindi pretendo di essere informato. Il vostro/nostro giornalista Pierluigi Vigni risponde dalle vostre/nostre pagine a un lettore sul nucleare affermando che avendo centrali nucleari vicine ai confini italiani, il voto al refrendum è una "vittoria di Pirro"; titolo evidenziato nella pagina.
Lo sa Vigni che a 100 km di distanza i danni di un incidente nucleare sono un milione di volte inferiori di quelli attrono alla centrale? Sa inoltre che non abbiamo centrali nucleari a meno di 100 km dai nostri confini?
Se non lo sa farebbe bene a documentarsi e voi a controllare quello che pubblicate, perchè da oggi possiamo anche smettere di leggervi e trovare fonti più approfondite, serie e professionali sul web, e naturalmente nel caso cestinaste questa mia precisazione anche più democratiche.
Cordiali saluti
Italo Campagnoli - Pesaro
Una bellissima lettera ricevuta oggi:
"Gentile Direttore,
le scriviamo in merito alla risposta data al lettore di Ancona, Giuliano Milani, su il Resto del Carlino di giovedì 16 giugno.
Non contestiamole sue opinioni personali in merito alla gestione della tematica nucleare, ma siamo profondamente rammaricati dal fatto che un giornale non abbia colto l'occasione per informare correttamente i suoi lettori.
Pertanto ci sentiamo il dovere di dare ai suoi lettori tre dati.
La centrale nucleare più vicina a noi si trova a Tricastin, in Francia, a 180 km dal confine italiano.
Il secondo dato è scientifico: l'intensità delle radiazioni diminuisce con il cubo della distanza dalla fonte che le emette. Questo significa che, in caso di incidente alla centrale di Tricastin, al confine italiano, la concentrazione di radiazioni sarebbe 5832000 volte inferiore. Del resto, Chernobyl insegna: se nel raggio di 30 km dalla centrale non c'è più vita, lo stesso non si può dire di tutta l'Ucraina, dove pure la frequenza di determinate patologie è molto alta rispetto alla media, ma tale frequenza, per l'appunto, dimuisce con l'aumentare della distanza dalla centrale incidentata nel 1986.
Infine, ha dimenticato di fornire ai suoi lettori un ultimo dato: le centrali nucleari emettono normalmente radiazioni, anche quando sono perfettamente funzionanti, tant'è che nei pressi delle centrali nucleari in Germania i tumori solidi in queste zone sono superiori del 60 per cento e le leucemie infantili del 120 per cento rispetto alla media tedesca.
Anche noi auspichiamo ad una politica antinuclearista in tutta Europa, e non solo, ma la vittoria ai referendum non è certo una vittoria di Pirro.
I soldi investiti che dovevano essere investiti nelle inutili e dannose centrali nucleari, gli italiani vogliono che siano investiti in modo più intelligente, all'insegna dell'efficienza energetica e delle energie da fonti rinnovabili.
Così come Chernobyl e Fukushima sono state una lezione per tutto il mondo, per una volta gli italiani potranno essere d'esempio per gli altri Paesi."
giovedì 16 giugno 2011
NON VOGLIONO CAPIRLA 2
Ieri nel consiglio comunale di Fano si è rappresentato per l’ennesima volta il dramma politico italiano: partiti uniti in difesa di se stessi, contro il bene comune.
La Lista civica del sindaco di centro destra Aguzzi, La Tua Fano, aveva presentato una mozione contro i vitalizi di cui godono i nostri consiglieri regionali ed “incredibilmente” sono saltati tutti gli schemi politici e per una volta PD e PDL si sono ritrovati uniti nel difendere i propri privilegi.
Da quando Liste Civiche Marche ha lanciato la campagna contro i vitalizi, proponendo a tutti i consigli comunali una mozione di indirizzo da approvare ed inviare alla regione, ne abbiamo viste di tutti colori. C’è chi prende tempo, chi dichiara una cosa e poi ne fa un’altra, chi finge di non capire, ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: i partiti compatti difendono i propri privilegi contro le proposte avanzate dalle liste civiche per tagliare le spese della politica.
A pochi giorni dal clamoroso esito referendario i partiti dimostrano di non voler imparare la lezione e continuano imperterriti sulla strada; del resto basta guardare cose è successo sempre nella giornata di ieri in parlamento con il PD che vota assieme alla Lega contro l’abolizione delle province.
Noi di Liste Civiche Marche siamo convinti che i cittadini non sono più disposti a farsi prendere in giro da nessuno ed è ormai evidente che i partiti sono bravissimi a chiedere sacrifici a tutti ma mai disposti a mettere mano alle proprie tasche.
Liste Civiche Marche proseguirà per tutta l’estate l’azione nei consigli comunali, dopo di che si passerà alle manifestazioni di piazza ed prevista proprio nella nostra regione, dove per primi ci si è posto il problema, una manifestazione nazionale di Movimento Civico, la rete delle liste civiche ed ecologiste italiane, per il lancio della campagna nazionale per l’abolizione dei vitalizi di consiglieri regionali e parlamentari.
Liste Civiche Marche
La Lista civica del sindaco di centro destra Aguzzi, La Tua Fano, aveva presentato una mozione contro i vitalizi di cui godono i nostri consiglieri regionali ed “incredibilmente” sono saltati tutti gli schemi politici e per una volta PD e PDL si sono ritrovati uniti nel difendere i propri privilegi.
Da quando Liste Civiche Marche ha lanciato la campagna contro i vitalizi, proponendo a tutti i consigli comunali una mozione di indirizzo da approvare ed inviare alla regione, ne abbiamo viste di tutti colori. C’è chi prende tempo, chi dichiara una cosa e poi ne fa un’altra, chi finge di non capire, ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: i partiti compatti difendono i propri privilegi contro le proposte avanzate dalle liste civiche per tagliare le spese della politica.
A pochi giorni dal clamoroso esito referendario i partiti dimostrano di non voler imparare la lezione e continuano imperterriti sulla strada; del resto basta guardare cose è successo sempre nella giornata di ieri in parlamento con il PD che vota assieme alla Lega contro l’abolizione delle province.
Noi di Liste Civiche Marche siamo convinti che i cittadini non sono più disposti a farsi prendere in giro da nessuno ed è ormai evidente che i partiti sono bravissimi a chiedere sacrifici a tutti ma mai disposti a mettere mano alle proprie tasche.
Liste Civiche Marche proseguirà per tutta l’estate l’azione nei consigli comunali, dopo di che si passerà alle manifestazioni di piazza ed prevista proprio nella nostra regione, dove per primi ci si è posto il problema, una manifestazione nazionale di Movimento Civico, la rete delle liste civiche ed ecologiste italiane, per il lancio della campagna nazionale per l’abolizione dei vitalizi di consiglieri regionali e parlamentari.
Liste Civiche Marche
martedì 14 giugno 2011
NON VOGLIONO CAPIRLA
Non guardo quasi mai la tv, ma ieri sera ho pensato fosse proprio il caso: volevo godermi appieno la vittoria referendaria, volevo condividere la gioia con altri milioni di italiani.
Sono rimasto stupito, in un primo momento, nel vedere che due soli canali ne parlavano: RAI 3 e La 7.
Ho pensato, per la prima volta, “ma questi proprio non la vogliono capire!”; ostinati, ottusi, credono ancora di poter arginare l’attenzione e la rabbia della gente con la censura, magari sperano ancora che piano piano tutto tornerà come prima.
Sono vecchi e ora anche isolati.
Un patetico Bruno Vespa parlava di “Grandi Misteri”; ho pensato che il mistero più grande sarà capire chi avrà ancora voglia di comprare i suoi luridi libri.
Poi mi sono stupito di nuovo, perché sugli unici due canali che parlavano di referendum c’erano tutti tranne quelli che i referendum li hanno indetti, sostenuti e combattuti fino alla fine. C’era un Bersani che sembrava avesse vinto e fatto tutto lui, sto rincoglionito che non ha nemmeno raccolto le firme, ne speso due euro per fare i manifesti; pareva il leader dei comitati.
Ma veramente questi non hanno capito o non vogliono capire.
La Bianca Berlinguer si stupiva che quelli in piazza erano un po’ polemici e continuava a dire “ma noi diamo la notizia, non capisco” e infatti non capiva che se continua a fare salotto con i cadaveri della politica e tiene fuori dallo studio i comitati, la gente vera che ha votato, non ce n'è più nemmeno per lei.
Gad Lerner la piazza non l’ha fatta nemmeno vedere, lui era tutto preso nel suo salottino, con i leghisti che ormai fanno ridere.più di Berlusconi, al quale addossano tutte le colpe come se loro fossero stati da un’altra parte.
Che ridere, sono tutti lì che parlano e parlano e non capiscono.
Credevano che il referendum venisse disertato come sempre, tanto è inutile: noi votiamo e loro fanno come gli pare, poi c’è il quorum che li può sempre salvare, e invece no questo piccolo scampolo mozzo di democrazia diretta è stato colto al volo e intanto sono stati sommersi di voti.
Ieri sera la cosa più bella e incredibilmente più logica l’ha detta Cementano e forse che un qualsiasi cantante o un comico possa dire cose molto più sensate di un qualsiasi politico sta portando nella gente la convinzione che qualsiasi cittadino è meglio di un politico.
E’ adesso che bisogna colpirli, tutti, prima che si rialzino.
L’unico modo per farlo è ridare ai cittadini la possibilità e gli strumenti per decidere.
Italo Campagnoli
Sono rimasto stupito, in un primo momento, nel vedere che due soli canali ne parlavano: RAI 3 e La 7.
Ho pensato, per la prima volta, “ma questi proprio non la vogliono capire!”; ostinati, ottusi, credono ancora di poter arginare l’attenzione e la rabbia della gente con la censura, magari sperano ancora che piano piano tutto tornerà come prima.
Sono vecchi e ora anche isolati.
Un patetico Bruno Vespa parlava di “Grandi Misteri”; ho pensato che il mistero più grande sarà capire chi avrà ancora voglia di comprare i suoi luridi libri.
Poi mi sono stupito di nuovo, perché sugli unici due canali che parlavano di referendum c’erano tutti tranne quelli che i referendum li hanno indetti, sostenuti e combattuti fino alla fine. C’era un Bersani che sembrava avesse vinto e fatto tutto lui, sto rincoglionito che non ha nemmeno raccolto le firme, ne speso due euro per fare i manifesti; pareva il leader dei comitati.
Ma veramente questi non hanno capito o non vogliono capire.
La Bianca Berlinguer si stupiva che quelli in piazza erano un po’ polemici e continuava a dire “ma noi diamo la notizia, non capisco” e infatti non capiva che se continua a fare salotto con i cadaveri della politica e tiene fuori dallo studio i comitati, la gente vera che ha votato, non ce n'è più nemmeno per lei.
Gad Lerner la piazza non l’ha fatta nemmeno vedere, lui era tutto preso nel suo salottino, con i leghisti che ormai fanno ridere.più di Berlusconi, al quale addossano tutte le colpe come se loro fossero stati da un’altra parte.
Che ridere, sono tutti lì che parlano e parlano e non capiscono.
Credevano che il referendum venisse disertato come sempre, tanto è inutile: noi votiamo e loro fanno come gli pare, poi c’è il quorum che li può sempre salvare, e invece no questo piccolo scampolo mozzo di democrazia diretta è stato colto al volo e intanto sono stati sommersi di voti.
Ieri sera la cosa più bella e incredibilmente più logica l’ha detta Cementano e forse che un qualsiasi cantante o un comico possa dire cose molto più sensate di un qualsiasi politico sta portando nella gente la convinzione che qualsiasi cittadino è meglio di un politico.
E’ adesso che bisogna colpirli, tutti, prima che si rialzino.
Italo Campagnoli
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