domenica 31 agosto 2008

ELETTORI E PARTITI

De profundis per i “liberi”? Non siamo noi ad esserci fermati, sono gli altri che ancora non ci hanno raggiunto. (ovvero: Alibi invece di soluzioni)
Intervista a Giuseppina Catalano, candidato sindaco lista civica “LiberiXPesaro”


D.
Dalle dichiarazione di qualche esponente sia del PdL che del PD, la lista civica sembrerebbe in liquidazione, soppiantata da altre liste civiche in gestazione ..

R. Il “de profundis” non sarebbe per la lista civica “LiberiXPesaro”, ma per la speranza di cambiamento che la città nutre e di cui ha bisogno.
E’ stata questa speranza, gestita con la ricerca di un consenso trasversale, che ha portato ai liberi un successo così grande e non certamente il drenaggio di voti dal centrodestra. Questa affermazione è servita e vedo che continua a servire, solo come lenitivo dell’autostima da parte del centrodestra e come scaccia fantasmi per il centrosinistra

D. Ma non vi preoccupa il nascere di altre liste civiche….

R. Non è il nascere di altre liste civiche che ci preoccupa e,anzi , questo fenomeno va visto come il diffondersi tra la gente della cultura salvifica della partecipazione e della ribellione alla politica “padrona”, capace solo di ingoiare i compiti di servizio propri delle istituzioni.
Questo interesse per una, due ,cento liste civiche nuove, però, cade immediatamente se si osserva che contengono i caratteri genetici del conservatorismo e quindi dell’insuccesso, lasciando per di più il sospetto di un insuccesso programmato a tavolino.

D.
Si riferisce alla lista civica di Sebastiani o anche ad altre?

R. I criteri valgono per tutte le liste civiche, ma è giusto riferirsi al lista civica “Sebastiani”, che, in ultima analisi, è l’unica uscita allo scoperto sino ad oggi. Viene apprezzata, quasi osannata a destra e corteggiata a sinistra. Ma quali elementi di novità presenta? Se si appella al senso civico e al programma dice parole che chiunque può leggere nel programma che i liberi hanno scritto cinque anni fa e che, in ogni caso sono divenute ormai uno slogan persino dei partiti, che se ne sono prontamente appropriate.
Il valore più “attraente”, sia per la destra, perlomeno una parte di essa, che per la sinistra, sembra quello di essere una lista civica “di sinistra”. La destra ha infatti finalmente realizzato che si vince solo prendendo voti a sinistra e la sinistra si compiace della possibilità, concretissima, che questa lista che è civica ,ma è anche di sinistra, possa raccogliere i voti dei tanti scontenti, offrendo loro un alibi morale, ma che , al dunque del voto finale, non porti la sua acqua alla “destra”.

D. Come giudica questi comportamenti?....

R. Tra queste due posizioni, la più incredibile risulta ovviamente la posizione della destra, che sembra volersi candidare al perpetuarsi della sua sconfitta.
Laddove dovrebbe stare la storia di un cambiamento epocale, ormai diffusamente desiderato, una parte della destra si gingilla sul ruolo che possono svolgere persone che sono esponenti di quella sinistra che vogliono mandare all’opposizione dopo 60 anni. Esponenti che non hanno maturato una storia difficile, sofferta, di vera opposizione e che, se tale maturazione c’è stata, non ne hanno reso partecipe e consapevole la città Sono persone che hanno vissuto, non tanto nel partito, quanto nella stanza dei bottoni del partito, per decenni. Possono nutrire un valore ed una verità, ma difficilmente possono riuscire ad essere credibile per la gente, uscendo a ridosso delle elezioni, quando non hanno più nulla da perdere personalmente. E la credibilità, la capacita di rendersi garanti è quasi l’unica discriminante in un contesto politico, dove ormai hanno imparato tutti a dire le cose che si pensa facciano presa sui cittadini.

D.
Lei ricordava il successo dei “LiberiXPesaro”? A cosa lo attribuisce ed è ancora un motivo valido?

R. Ci sono state due ragioni prevalenti nel successo della lista civica ”LiberiXPesaro” nell’ultima tornata amministrativa. L’essersi rivolti a tutti ,e di destra e di sinistra, senza chiedere abiure ideologiche, in nome unicamente della necessità del cambiamento e l’aver messo a garanzia del programma le facce di persone la cui credibilità era di percezione immediata da parte della gente.
Queste due ragioni continuano ad essere le uniche vie per una vittoria elettorale.

D.
Attraverso l’alleanza per il cambiamento, la lista civica ha deciso di camminare accanto al PdL. Avete qualcosa da rimproverargli?

R. Al PdL o almeno a una parte di esso, rimproveriamo di non saper tradurre nei fatti un progetto così chiaro e condiviso come quello fatto a suo tempo dall’Alleanza per il cambiamento . Per raccogliere i voti dalla sinistra “scontenta”, preferisce esponenti più o meno dissidenti di quella sinistra, quando ha spesso dichiarato di ritenere il candidato sindaco dei “liberi” “troppo di sinistra”, nonostante che dai metodi sbagliati di questa sinistra, avesse da tempo preso le distanze , pagandone un prezzo personale elevato.

D.
Forse il motivo è che ritengono questi “esponenti” più capaci di attrarre …

R. Non regge nemmeno la motivazione del maggiore potere di attrazione. Il patto era che ogni candidato sindaco, quello dei “liberi” compreso, avrebbe lavorato per il candidato scelto dalla Alleanza per il cambiamento .
Un percorso di questo tipo avrebbe contribuito alla crescita politica e alla credibilità di una coalizione di opposizione che si candida a governare la città .

D.
E’ dunque pessimista sulla possibilità di un successo elettorale che mandi all’opposizione il centrosinistra?

R. Dicono che la politica sia il campo dove tutto può accadere e non è per niente escluso che in questa città cambi la compagine di governo. Direi anzi che questo cambiamento è talmente necessario ed è già così profondamente entrato in un percorso irreversibile che potrebbe realizzarsi anche a breve, cadendoci in mano come un frutto maturo, nonostante tutti gli errori che indubbiamente si stanno facendo.

D.
Niente “de profundis” allora per la lista civica “LiberiXPesaro”?

R. E’ sciocco recitare l’orazione funebre alla lista civica “LiberiXPesaro”. E’ la lista civica che la città ha riconosciuto subito come sua, dandole l’opportunità di radicarsi nella storia di Pesaro. E’ presente da oltre un anno sulla scena della prossima competizione elettorale non solo con l’adesione all’Alleanza delle opposizioni per il cambiamento, ma anche con un candidato sindaco oltre che con il suo programma. Non siamo noi ad esserci fermati, sono gli altri che ancora non ci hanno raggiunto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

nel forum del meetup di beppe grillo troviamo questa lettera e forse il "de profundis" spetta a qualcun altro...


Da API VITTORIO una LETTERA APERTA
al segretario provinciale PD Matteo Ricci
e al Presidente uscente della
provincia Palmiro Ucchielli

OGGETTO: ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI

"ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI" E’ lo slogan del dibattito della festa del PD,sabato, a Fossombrone distrattamente letto in un locale di quella cittadina ma che viene riproposto in ogni iniziativa. Una sorta quindi di biglietto da visita per il buon governo della provincia capitanata da Ucchielli sperando così di aiutare anche i nuovi esponenti del PD. Giovani organizzatori di feste importanti. Ma in effetti oltre a loro c’è il vuoto o meglio non si intravede negli altri schieramenti una politica veramente alternativa, salvo qualche rara eccezione. Lo slogan “ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI” è, per chi scrive, contraddittorio e sembra una presa in giro. Ma qual’è stata la politica della provincia ? Quella più conveniente e facile da proporre: agevolare gli interessi economici di settore, è evidente ( se è la vera politica di sinistra allora per anni hanno raccontato frottole!). Dalla valle del Foglia a quella del Metauro c’è stata una massiccia urbanizzazione di tipo industriale, commerciale, e abitativa superiore, già a colpo d’occhio, a quella ragionevolmente sostenibile e che soprattutto continuerà ancora con l’assenso della provincia. Vedi nuove zone industriali che sorgeranno nella valle del Metauro a Lucrezia e Calcinelli, zone commerciali a Montefelcino con ovviamente altre nuove zone residenziali che già solo nel fondovalle dello stesso comune saranno di oltre 10 ettari. Chi ci verrà ad abitare, vista la bassa natalità? Ci sarà l’acqua per tutti? La depurazione come avverrà? Per il maggior traffico aumenteranno le polveri sottili , i rumori, gli incidenti. Come vivremo fra dieci anni? L’agricoltura che ha consentito la vita per migliaia di anni verrà di conseguenza ridotta , tanto è già considerata d’ intralcio. ORGLIOSI DI VIVERE QUI. Si dice che nella provincia di Pesaro la vita media dei residenti si mantiene alta. Vorrei far notare che chi adesso ha 80 anni e più ha vissuto i suoi primi 50 in ambienti salubri. Ma non sarà più così. Abbiamo aziende classificate dal ministero della sanità come insalubri vicino alle abitazioni, scopriamo che nella nostra provincia sono stati scaricati rifiuti tossici illegalmente, ogni tanto si legge dell’inquinamento dei fiumi, le fogne dei comuni dell’entroterra sono inadeguate e siamo disseminati di cave, di impianti di riciclaggio di inerti che devono essere necessariamente controllati. Ma da chi? Risulta che la polizia ambientale non abbia un organico sufficiente peraltro dipende proprio dall’ente locale. L’Agenzia regionale per l’ambiente a volte fa da consulente e da controllore di se stesso. Le leggi a difesa dell’ambiente ci sono e ben fatte ma a volte disattese o raggirate. Lo sviluppo industriale avvenuto a Montefelcino, ma non solo, è stato deciso in un area già sottoposta a vincoli. Gli interessi economici hanno avuto il sopravvento sulle alternative possibili di aree senza vincoli. Si consideravano allora, come oggi, ostacoli le leggi a tutela dell’ambiente. Ma chi ci rimette è la collettività anche se il degrado non si nota subito, ma solo a distanza di anni, a volte dalle generazioni future. ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI. Chi scrive è anche segretario e fondatore di una associazione “METAURO NOSTRO CULRUTRA E TERRITORIO molto scomoda per chi vuole fare affari a discapito del territorio. I sostenitori aumentano lentamente, dopo quindi aver realizzato consapevolezza spinti dalla curiosità.

Quello della sete di curiosità è il peggior male per gli affaristi che invece hanno bisogno di silenzio. Grazie alle leggi sulla trasparenza amministrativa, correttamente utilizzate, è possibile conoscere taluni acquisti di terreni che avvengono subito dopo le elezioni locali così come le nuove domande per ampliamenti industriali o nuove lottizzazioni, difficile pensare sempre a coincidenze. ORGOLGIOSI DI VIVERE QUI. L’associazione è anche in contatto con l’ASUR N.2 di Urbino che è bene si sappia sta raccogliendo da anni i dati dei decessi per i tumori della nostra provincia pubblicati poi in un registro. Abbiamo il volume del 2004 e siamo in attesa delle prossime pubblicazioni che usciranno tutte assieme fino al 2007. Intendiamo documentarci sull’incidenza delle morti divise per patologia e per età nella valle del Metauro. Già da una prima semplice analisi si evidenzia un aumento di mortalità dei tumori rispetto al passato con incidenza diversa a seconda di chi abita nella costa e chi nei comuni appartenenti a comunità montane e si evidenziano sempre più casi nelle persone di giovane età. Ma questi preziosi dati non sembra essere utilizzati per capire quali sostanze nocive provocano il cancro e agire di conseguenza riteniamo da chi disegna il futuro del territorio. Come associazione nel corso degli anni, se riusciremo a continuare e a finanziarci autonomamente, metteremo insieme i dati li confronteremo e invieremo ai responsabili della sanità pubblica che sono i sindaci e informeremo più persone possibili. ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI anche per la vicenda biomasse che se non era per alcuni sparuti cittadini che avevano capito subito l’assurdità, a quest’ora, con il consenso della stessa provincia - è bene ricordarlo -, avevamo l’impianto con ogni conseguenza, peraltro vicenda non ancora conclusa definitivamente. Certo la provincia ha un tasso di disoccupazione più basso della regione, ma c’è un piccolo particolare che non si evidenzia mai. Uno stipendio medio basta per 10/15 giorni. Come arrivare alla fine del mese e soprattutto guardare al futuro?. Immaginiamo questa situazione fra qualche anno quando ci sarà meno suolo agricolo fertile, meno ortaggi e frutti della terra e meno acqua. Come faremo? Per la maggior parte della collettività, quella più debole, mantenere le risorse ambientali intatte significa dignità e sopravvivenza concetti poco importanti per che persegue interessi economici rilevanti in breve, giusto per il periodo della loro vita. I comuni per finanziarsi svendono il territorio. I proventi degli oneri di urbanizzazione non sono più vincolati ma possono essere utilizzati per qualsiasi spesa. Installano per lo stesso motivo gli autovelox in nome della sicurezza stradale ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI. I paesi nelle valli si stanno modificando velocemente. Ti accorgi che si è superato il limite quando dalla finestra il paesaggio è diventato sconosciuto. Tutto è costruito per sfruttare gli spazi. Zone verdi collettive sotto i tralicci dell’alta tensione, in pendenza o peggio strette ai bordi delle strade. Piazze che sono in realtà parcheggi. Lotti in ogni angolo. A fronte di ciò i servizi lasciano l’entroterra per la costa che non può rispondere adeguatamente come l’ospedale di Fano con le lunghe file al pronto soccorso e quello di Fossombrone deserto. ORGOGLIOSI DI VIVERE QUI. Ma perché, da dove arriva questo orgoglio? Soprattutto fra dieci o venti anni quando i guasti sul territorio si vedranno per le scelte in questi recentissimi anni e mesi. “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano che abbiamo sentito alla festa nazionale dell’unità non risolverà certo i problemi, ma fa effetto. Bravi per la scelta.


Montefelcino 27.08.2008

Vittorio Api