sabato 27 settembre 2008

FALLISCE LA POLITICA DEL "ROSSO"

QUELLO che dobbiamo davvero rimproverare all’Amministrazione comunale è l’evidente sprovvedutezza con cui ha affrontato il problema del semaforo di viale della Repubblica. Il caso dei semafori e della catena di polemiche che si trascina dietro, è un fenomeno noto su scala nazionale e a proposito esiste una vasta letteratura. Dall’esperienza amministrativa di illustri colleghi, da Segrate a Perugia, dalla Lombardia al Veneto e all’Emilia, alle cronache giornalistiche e alle inchieste televisive («Exit» ; «Le Iene») oltre alle centinaia di video su YouTube.

Tutto questo avrebbero dovuto determinare una maggiore professionalità nell’applicare anche a Pesaro uno strumento tecnicamente valido, ma troppo «plasmabile», come il «Video red». Una buona amministrazione deve senz’altro intervenire a tutela della sicurezza dei propri concittadini, attuando iniziative adeguate ed efficaci che aumentino la percezione di sicurezza ed evidenzino la certezza della sanzione per chi contravviene, ma quanto succede a Pesaro, dopo essere accaduto in tante altre realtà italiane, aggrava soprattutto la percezione di interventi improvvisati e che, inevitabilmente, vengono percepiti come deliberatamente vessatori.

Non tanto tempo fa, anche Alessandro Bianchi, ministro dei trasporti del governo Prodi, si era occupato del problema: «Politica dell’insicurezza», così l’aveva definita l’allora responsabile dei trasporti, affermando che «piazzare semafori che durano troppo poco e cartelli con velocità diverse a pochi metri e autovelox celati, alimenterebbe solo l’imbarazzo degli automobilisti». L’obiettivo delle multe, diceva Bianchi, invitando i prefetti a vigilare sull’operato dei Comuni, «dovrebbe essere solo quello di convincere tutti a rispettare le regole imposte dal codice della strada». Passare col rosso è senza dubbio un comportamento scorretto e pericoloso ed è doveroso punire chi commette l’infrazione, perché non dobbiamo e non vogliamo rassegnarci a convivere con l’inciviltà.

Ma oggi ci chiediamo in base a quali criteri i tecnici e i politici che hanno deciso di applicare questo strumento, lo hanno giudicato applicabile con gli attuali parametri e ci chiediamo anche perché non hanno tenuto conto delle esperienze già fatte altrove, valutandone opportunamente le conseguenze. L’amministrazione pesarese avrebbe dovuto riflettere lungamente prima di applicare gli stessi metodi e gli stessi criteri di prevenzione a sostegno della sicurezza stradale, già sperimentati negativamente altrove. Il risultato ottenuto è di aver fatto, ancora una volta, qualcosa non per i cittadini, ma contro di loro.


Pierpaolo Amadori
lista civica «LiberixPesaro»

3 commenti:

Luca Melchiorri ha detto...

Su questa storia credo ci sia molta disinformazione o una informazione parziale.
Da quello che ho letto (ritrovato online, non leggo il cartaceo) non c'è un problema di durata del giallo ma di pagamento della multa caricato del prezzo del noleggio del macchinario.
Gli altri casi italiani lamentavano la brevità della durata del giallo che non era a norma.
Quindi legittima è la durata del giallo illegittimo è il pagamento del cittadino della quota in più (e che il Comune darà indietro ai cittadini...speriamo anche in fretta).

Per le polemiche fatte dall'opposizione, specialmente della pdl è una triste scenetta populista...ovviamente fare una raccolta firme che dice "vuoi essere controllato e rischiare così una multa?" non va a favore della sicurezza dei cittadini, ma contro pedoni, biciclette e altre persone che rispettano le regole (che sembrano ormai essere mosche bianche a quanto pare...del tutto in linea con l'immagine che noi italiani diamo all'estero).

Anche in questo articolo noto comunque un aspetto polemico e non costruttivo (che necessita ovviamente di un acume maggiore): cosa si sarebbe dovuto fare con le risorse disponibili?!

Concludo dicendo che sarebbe stato giusto evidenziare come l'amministrazione di Pesaro sia rientrata nell'elenco di Brunetta delle buone amministrazioni. Sarebbe stato giusto e corretto dire quello che l'avversario politico fa bene e spronarlo elencando le criticità e come risolverle. Ma anche in questo caso c'è bisogno di maturità.

Prima o poi ci arriverete anche voi..io aspetto.

Saluti

Anonimo ha detto...

Risposta a Luca M.

“Concordo che sull’argomento ci sia molta disinformazione e che molti interventi siano mossi da demagogia e populismo. Proprio per questo ho cercato di leggere gli avvenimenti in chiave leggermente diversa, cercando comunque di sottolineare come l’amministrazione pesarese non abbia fatto tesoro delle esperienze similari evitando di cadere nella facile trappola in cui si è invece trovata, offrendo il pretesto per una polemica che ha portato Pesaro per ben due volte nei notiziari Rai regionali.

Cosa mai vista per occasioni ben più significative ed importanti.

Sulla durata del giallo è stato il Sindaco stesso in un suo primo intervento a dire che avrebbe provveduto ad aumentarlo di 1 secondo e non era mia intenzione discutere gli aspetti tecnici.

Personalmente ritengo che chi passa col rosso, come chiunque altro infranga le leggi e le regole, debba essere perseguito con sanzioni adeguate che contrastino in modo efficace la prassi dei “furbetti”. Nel caso specifico la retromarcia innestata dal Comune rischia invece di dare ancora una volta ragione a questi ultimi a scapito delle “mosche bianche” che invece rispettano le regole, a mio avviso più numerose di quanto si pensi, ma troppo silenziose.

Questo era il senso del mio intervento, quindi anche un invito a fare bene le cose giuste senza dover ripiegare sotto la spinta della demagogia, ma forse non mi sono bastati acume e maturità.

Un cordiale saluto “

Pierpaolo Amadori

Luca Melchiorri ha detto...

La ringrazio per la risposta.
Non ho la pretesa di essere perfetto, questo mai, cerco di dare suggerimenti costruttivi (in questo ed in altri commenti) perchè vedo semplicemente un frignare continuo da parte dell'opposizione. Siccome credo fermamente nella democrazia, c'è bisogno di creare un confronto depurato dal populismo e dall'"attacco facile" che purtroppo vediamo di continuo sia nella amministrazioni locali che centrali (creando disaffezione oltre ad un certo senso di vuoto e tristezza).

Concludo dicendo che ridare i soldi ai cittadini è giusto e, sempre secondo me, non contrasta con il senso di legalità e giustizia in quanto la multa rimarrebbe a carico del multato ma chiaramente senza gli oneri del noleggio. Peggio è stata la dichiarazione del Sindaco che ha detto "Vabbeh allora allunghiamo di un secondo" questo è il populismo che non si sopporta (oltre che sbagliato da un punto di vista comunicativo perchè crea confusione: il giallo è troppo corto o no?!).

Vivendo "fuori dal palazzo" non si hanno informazioni dettagliate e precise, quindi le mie sono affermazioni di persona scarsamente informata dei fatti.

Grazie di nuovo per la sua risposta...alla prossima