venerdì 9 settembre 2011

GAMBE CORTE

Riportiamo la replica del vicesindaco Giuseppina Catalano alle dichiarazioni del leghista Carloni, che come sempre pur di fare bassa propaganda razzista si avventura in affermazioni inesatte, per non dire false. Del resto la Lega è ormai un rottame della casta di governo che tuona proclami contro Roma Ladrona e nel contempo fa man bassa di priveligi e poltrone. La scandalosa vicenda del Trota vale per tutte, ma anche le dichiarazioni nostrane di questi giorni del molto onorevole Paolini a difesa dei mancati tagli ai parlamentari. Tromboni stonati che non incantano più.

 Case popolari: il bando del Comune obbedisce alla leggereplica a Nadio Carloni

Non entro nel merito delle dichiarazioni attribuite a Nadio Carloni sulla selezione da fare tra esseri umani in cerca di un bene primario quale è la casa, in base a criteri di nazionalità e di scelte matrimoniali.

Tuttavia l’articolo è tale non solo da alimentare la tensione sociale tra soggetti che sono dentro la soglia della povertà, ma risulta fortemente fuorviante per la città in generale a causa dell’ imprecisione che lo anima.

E’ dunque sull’imprecisione che è necessario spendere alcune parole di chiarezza .

Il bando per le case popolari (case ERAP) cui fa riferimento l’articolo e in scadenza il 17 ottobre, riguarda, è bene ribadirlo, persone con reddito basso.
Venendo al punto cruciale del “nucleo familiare” che rappresenta l’ambito in cui continuano a scontrarsi le ideologie sostenute anche da alcuni parti politiche, vale la pena, anzi non esiste modo diverso di affrontarlo, se non riportando la definizione di “nucleo familiare”, come è descritto nel bando, che segue i criteri stabiliti,non dal Comune di Pesaro, ma dalla legge regionale n° 36 del 2005 , che riprende alla lettera la LR 44 del 1997.

Tale definizione recita che “Per nucleo famigliare si intende quello composto dal richiedente,

dal coniuge non legalmente separato, dai soggetti con i quali convive e da quelli considerati a suo carico ai fini IRPEF ....La convivenza è attestata dalla certificazione anagrafica, che dimostra la sussistenza di tale stato di fatto da almeno due anni antecedenti la scadenza del presente Avviso”

Non esiste dunque in questo bando nessun accenno alle coppie di fatto, ma si fa riferimento esclusivamente, secondo i dettami della legge regionale, al nucleo di convivenza, così come risulta dalla certificazione anagrafica.

Vale comunque la pena di accennare anche all’aspetto della paventata assegnazione delle case popolari ai “dimenticati pesaresi”.

Sarebbe onesto che questi numeri venissero citati negli articoli come quello cui si riferisce questa replica,ma comunque la realtà è che nei primi 100 posti dell’ultima graduatoria per le case ERAP, sono rappresentati 74 italiani, 1 cittadino comunitario e 25 extracomunitari. Le condizioni oggettive che hanno attribuito i punteggi più elevati risultano in ordine: il reddito (valore ISEE), la presenza di portatori di handicap, la residenza nel Comune di Pesaro.

Giuseppina Catalano
Assessore alle Politiche per la famiglia e la casa

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