mercoledì 26 maggio 2010

POLITICA E BUONSENSO

La questione del casello autostradale sta diventando uno strumento di valutazione nei confronti di politici, amministratori e cittadini.

Il casello non è né di destra né di sinistra. Il casello è uno strumento di cui la città si sta dotando per risolvere i problemi ambientali, di viabilità e di collegamento con l’esterno.


Il casello è necessario e la sua collocazione logica è a sud, perché è quella la parte di città penalizzata nei collegamenti extra cittadini e attraversata da flussi di traffico che comportano intasamento, inquinamento e perdita di tempo. E’ chiaro che gli abitanti a ridosso dell’area dove sorgerà il casello saranno a loro volta penalizzati, ma va onestamente messo in primo piano l’interesse comune rispetto a quello individuale. Inoltre non va dimenticato che la decisione relativa al casello non cade improvvisamente sulla testa di quella minoranza di abitanti, ma era previsto che fosse costruito in quella posizione da diverso tempo, molto prima che la maggior parte delle poche abitazioni coinvolte venissero edificate.

Questo è un dato ben noto a certi politici che oggi urlano per conquistare un pugno di voti, ma che all’epoca della prima proposta erano già in consiglio comunale a votare quello stesso regolamento che oggi disconoscono. Sempre per un pugno di voti - e anche per interesse personale diretto -, c’è chi anni fa ha cavalcato la protesta per ottenere una interquartieri a due corsie, costringendo ottusamente una parte della città a subire un traffico rallentato, caotico e per questo altamente inquinante, e il resto della città a un'opera dimezzata nella sue potenzialità di utilizzo. Chi ha scelto questo atteggiamento politico rischia di raccogliere qualche consenso in quella zona ma di perdere definitivamente credibilità.

Invece l’atteggiamento che tutti i pesaresi dovrebbero avere nei confronti di questa decisione è di capire qual è la forma migliore per realizzarla, tenendo conto di tutto ciò che l'operazione comporta.

Sicuramente gli abitanti di Santa Veneranda trarranno beneficio dal nuovo casello, dal momento che l’opera si troverà distante dalle loro abitazioni e comporterà necessariamente una circonvallazione che finalmente toglierà al quartiere il traffico che oggi lo attraversa. Santa Veneranda potrebbe ottenere ancora di più se il casello venisse costruito a monte, collocazione ancora migliore per gli abitanti e per la città, perché ancora più esterna.

Anche gli abitanti di via Belgioso e di via Flaminia trarrebbero vantaggio se il collegamento con il centro passasse nell’area del cosiddetto “cuneo verde”, perché eliminerebbe il terribile traffico che oggi hanno sotto casa. Questa opera, che tra tutte le scelte possibili sarebbe certamente la più lungimirante, si scontra con l’assetto attuale del piano regolatore e avrebbe bisogno di un accordo di tutte le forze per passare, perché non prevista e forse in contrasto con certi appetiti edificatori che la nostra città subisce da sempre.

Infine, tutte le opere accessorie sono necessarie, sia verso Muraglia sia verso via Solferino, ma anche in questo caso il buon senso dovrebbe indicare delle priorità per evitare di fare interventi a “pezzi” scollegati tra loro. Soprattutto si dovrebbe dedicare la massima attenzione alla qualità dei lavori nella realizzazione di barriere anti rumore, rampe, svincoli e rotatorie e garantirla con la costituzione di una commissione di controllo.

Per questo la questione casello sta diventando il vero termometro delle capacità civiche e pragmatiche della nostra città di progettare il proprio futuro. E ancora una volta la parte peggiore la fanno proprio i politici.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come i giornali trattano i comunicati stampa 1

dal resto del Carlino del 25.5.2010

IL CASO «PORTA SUD» E DINTORNI

Il Pdl in Provincia unito nel sì al casello. Comitato riunisce ancora i residenti

IL PDL è d'accordo con la proposta di Società Autostrade di una «porta sud» a Santa Veneranda, ma chiede di inserire tra le opere compensative anche l’ampliamento della Montelabbatese a 4 corsie, per il tratto fra le Manifatture Gamba e la rotatoria di Chiusa di Ginestreto, e la realizzazione della circonvallazione di Muraglia. A firmare la mozione, che sarà presentata nel consiglio provinciale di lunedì, otto dei nove consiglieri del Pdl (Roberto Giannotti, Antonio Baldelli, Elisabetta Foschi, Maria Francesca Falcioni, Giancarlo Rossi, Vladimiro Perlini, Massimo Carlo Rognini e Giulio Tomassoli).
A SOSTENERE la necessità di un secondo casello a sud della città, anche la lista civica «Liberi x Pesaro»: «Sicuramente gli abitanti di Santa Veneranda trarranno beneficio dal nuovo casello, dal momento che l’opera si troverà distante dalle loro abitazioni e comporterà necessariamente una circonvallazione che finalmente toglierà al quartiere il traffico che oggi lo attraversa - scrive il portavoce della lista civica Italo Campagnoli -. E il loro vantaggio sarebbe maggiore se il casello venisse costruito a monte, collocazione migliore perché ancora più esterna. Anche gli abitanti di via Belgioioso e di via Flaminia trarrebbero vantaggio se il collegamento con il centro passasse nell'area del cosiddetto "cuneo verde", perché eliminerebbe il terribile traffico che hanno sotto casa. Questa opera, che tra tutte le scelte possibili sarebbe certamente la più lungimirante, si scontra con l'assetto attuale del piano regolatore e avrebbe bisogno di un accordo di tutte le forze per passare, perché non prevista e forse in contrasto con certi appetiti edificatori che la nostra città subisce da sempre».
«INFINE, tutte le opere accessorie sono necessarie, sia verso Muraglia sia verso via Solferino - conclude la nota di Campagnoli -, con priorità volte ad evitare interventi scollegati tra loro e con massima attenzione alla qualità dei lavori nella realizzazione di barriere anti rumore, rampe, svincoli e rotatorie: per questo la questione casello sta diventando il vero termometro delle capacità civiche e pragmatiche della nostra città di progettare il proprio futuro. E ancora una volta la parte peggiore la fanno proprio i politici».
UN PROGETTO che però molti residenti della Celletta, 5 Torri e Santa Veneranda continuano a contestare con forza: il comitato del «no al casello a Santa Veneranda» torna infatti a riunirsi questa sera, alle 21, nei locali della circoscrizione delle Cinque Torri. «L'incontro sarà una nuova occasione per incontrare i cittadini interessati e continuare la distribuzione delle lettere di dissenso che dovranno essere spedite individualmente all'Anas», sostiene una nota del Comitato.

Anonimo ha detto...

come i giornali trattano i comunicati stampa 2

da il Messaggero del 27.5.2010

Opere accessorie alle terza corsia, il Pdl provinciale rilancia ancora più dei “colleghi” pesaresi. E questa sera il comitato di cittadini si riunisce di nuovo per preparare le lettere da spedire ad Anas contro il secondo casello.
Il gruppo provinciale del Pdl ha presentato una mozione da discutere e votare in consiglio provinciale con la richiesta di «perseguire una decisa azione nei confronti di Società Autostrade affinchè siano inserite opere aggiuntive rispetto a quelle già connesse allegate alla terza corsia». Nella mozione degli “azzurri” di via Gramsci viene richiesta la circonvallazione di Muraglia, in linea con il documento approvato dal consiglio comunale anche con i voti di buona parte del Pdl. Ma il gruppo provinciale d’opposizione rilancia maggiormente rispetto a Pesaro per ottenere da Autostrade il raddoppio della Montelabbatese anche nel tratto che va dalle manifatture Gamba (punto nel quale parte la bretella di adduzione ovest) fino alla rotatoria di Chiusa di Ginestreto. Un documento, quello provinciale, che così come quello comunale, conferma implicitamente la Porta Sud. Ma c’è chi, come il comitato di Santa Veneranda, non si da per vinto. Dopo l’affollata assemblea della scorsa settimana, questa sera il leader del movimento Sergio Giacomini chiama nuovamente a raccolta tutti i cittadini contrari allo svincolo di Santa Veneranda (ore 21 nella sala civica delle Cinque Torri) per «continuare la distribuzione delle lettere che dovranno essere spedite individualmente ad Anas. Gli interessati sperano ancora che in questi quartieri si possa vivere una tranquilla felicità ambientale». A favore dello svincolo a sud sono, invece, i Liberi per Pesaro, che intervengono con il portavoce Italo Campagnoli: «Il casello è necessario e la sua collocazione logica è a sud. E’ chiaro che gli abitanti a ridosso dell’area dove sorgerà l’opera saranno penalizzati, ma va onestamente messo in primo piano l’interesse comune rispetto a quello individuale. Il casello, però, si scontra con l’assetto del Prg e avrebbe bisogno di un accordo di tutte le forze per passare, perchè non previsto e forse in contrasto con certi appetiti edificatori che la nostra città subisce da sempre. La questione sta diventando il termomento delle capacità civiche e pragmatiche della nostra città di progettare il proprio futuro. E ancora una volta la parte peggiore la fanno i politici».

Anonimo ha detto...

come i giornali trattano i comunicati stampa 3

da il Corriere Adriatico del 27.5.2010

“Il casello va fatto e a Sud”

Campagnoli bacchetta Mosconi e Di Domenico: cosa si fa per un voto

Pesaro Dice di essere più che soddisfatto, ma ora che il casello a Santa Veneranda s'ha da fare mette in guardia affinché lo si faccia bene. Per Italo Campagnoli, portavoce di Liberi per Pesaro, la battaglia pro casello non è per nulla terminata. Tanto più ora che le voci dei contrari sono tornate a farsi grosse. E allora non basta ribadire che il casello è necessario e la sua collocazione logica è a sud. Viene quasi naturale, per chi non ha intenzione proprio ora di abbassare la guardia su una lunga battaglia, lanciare qualche frecciatina. A chi? A certi politici che oggi urlano per conquistare un pugno di voti, ma che all'epoca della prima proposta erano già in consiglio comunale a votare quello stesso regolamento che oggi disconoscono. Il riferimento è al capogruppo della lista civica Vivi Pesaro Mauro Mosconi, che in consiglio comunale siede da tanti anni e che ha votato quel piano regolatore che prevedeva che il casello fosse costruito in quella posizione. Sempre per un pugno di voti – continua Campagnoli - e anche per interesse personale diretto, c’è chi anni fa ha cavalcato la protesta per ottenere una interquartieri a due corsie, costringendo ottusamente una parte della città a subire un traffico rallentato, caotico e per questo altamente inquinante, e il resto della città a un'opera dimezzata nella sue potenzialità di utilizzo. Altra frecciatina: e questa volta diretta al consigliere del Pdl Di Domenico.

Invece Campagnoli chiama al buon senso, e a concentrarsi, ora sul come fare il casello e le opere complementari. Tutte le opere accessorie sono necessarie – dice -, sia verso Muraglia sia verso via Solferino, ma anche in questo caso il buon senso dovrebbe indicare delle priorità per evitare di fare interventi a 'pezzi' scollegati tra loro. E sempre il buon senso indicherebbe come vantaggioso, soprattutto per gli abitanti di via Belgioso e di via Flaminia, prevedere un tracciato stradale attraverso il cosiddetto cuneo verde. In sostanza la stessa posizione dei consiglieri Panzieri e Balducci che però si sono visti bocciare la richiesta presentata come emendamento in consiglio comunale. Questa opera – osserva Campagnoli - si scontra con l’assetto attuale del piano regolatore e avrebbe bisogno di un accordo di tutte le forze per passare, perché non prevista e forse in contrasto con certi appetiti edificatori che la nostra città subisce da sempre.

Anche il Pdl torna a muoversi, con una mozione, che sarà presentata in consiglio provinciale, a firma di Roberto Giannotti, nella quale si chiede a Società Autostrade di prevedere tra le opere compensative oltre alla realizzazione della circonvallazione di Muraglia, anche l’ampliamento della Montelabbatese a 4 corsie per il tratto fra le Manifatture Gamba e la rotatoria di Chiusa di Ginestreto.